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Gaeta esce da Fratelli d’Italia.

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Emilio Gaeta conferma le sue dimissioni da Fratelli d’Italia di San Severo e dichiara le sue intenzioni per il futuro.

A seguito dell’ultimo articolo pubblicato dal quotidiano L’Attacco in data 31/7 u.s., che riportava l’intervista fatta al neoparlamentare La Salandra, nella quale si confermava la minaccia fatta dal Circolo di FDI di San Severo (FG) del deferimento alla Commissione Provinciale di Garanzia per l’espulsione di Emilio Gaeta e di altri iscritti dal partito, abbiamo condiviso la scelta fatta dal diretto interessato, di presentare le proprie immediate dimissioni dal partito. 

A tutt’oggi però, il Gaeta, non ha ricevuto comunicazioni a riguardo.

Possiamo paragonare tale fatto al periodo medioevale, epoca storica in cui vigeva la sacra legge della suddivisione del potere in feudatari, vassalli, valvassori e valvassini. 

Secondo quanto si afferma nell’articolo, le richieste di espulsione provengono dal presidente del circolo FdI di San Severo Tiziano La Pietra, il quale è stato sicuramente incitato da qualche altro componente del Coordinamento cittadino, che nascondendosi dietro a statuti e ruoli ha dimostrato anche in questa occasione la sua mancanza di coraggio, vigliaccheria e incapacità politica. Il tutto si è concretizzato senza un’opposizione da parte della commissaria cittadina Luciana De Lallo, pienamente al corrente degli accadimenti degli ultimi anni. Tale richiesta è stata anche condivisa dal presidente provinciale Nicola De Leonardis. 

Siamo testimoni di azioni e decisioni che rappresentano un’ulteriore prova della gestione fallimentare del partito in Capitanata e denotano la loro incapacità di essere coerenti, nonostante i ruoli apicali che immeritatamente ricoprono.

Appare evidente che, pur di nascondere tali incapacità, ricorrono con grande disinvoltura ai “Tribunali dell’Inquisizione “, con il solo scopo di colpire coloro che come noi hanno manifestato contrarietà alle loro scelte scellerate. 

Non si può negare che, la dirigenza locale del partito, abbia messo in atto un’azione repressiva tendente a criminalizzare le opposizioni interne, per nascondere le loro incoerenti scelte!

Certamente non possiamo non condividere, la contrarietà e la mancanza di stima espressa da Gaeta, e dunque comprendiamo pienamente la sua scelta di uscire dal partito; un atto che appoggiamo, un atto che è esempio per noi tutti.

Emilio ha dimostrato fino ad oggi di poter svolgere la propria attività politica senza il bisogno del pre-consenso altrui e senza una tessera in tasca.

Ciò che ci unisce sempre, anche in questa battaglia, è la passione per la politica con la “P” maiuscola. 

Il paradosso di tutto ciò è che, chi, come noi, ha difeso fino all’ultimo i valori, la fede e i principi di un partito di destra, è ritenuto colpevole, contrariamente a chi ha tradito e rinnegato anche l’ultima esortazione della premier Meloni: “mai con la sinistra”.

Crediamo che sia fondamentale dimostrare: “Acta non verba”, fatti non parole! Laddove le parole possono ingannare, i fatti hanno dimostrato le vere intenzioni. 

Per essere ancora più chiari, ci preme riportare un preciso elenco dei fatti e delle decisioni prese da alcuni rappresentanti locali di FdI, supportati sia dal parlamentare Lasalandra che dal presidente provinciale de Leonardis, che unitamente contestiamo e che ci hanno deluso profondamente:

  • hanno aderito ad una coalizione civica con una candidata sindaco non appartenente al cdx, anzi molto vicina al centro sinistra, tanto che era partecipata e sostenuta da ex piddini e grillini;
  • si sono alleati con i partiti di sinistra Italia Viva e Azione, che avversano quotidianamente le politiche del governo Meloni e sono assolutamente contrari alla linea politica del partito ribadita più volte dal Premier;
  • hanno costruito una Lista elettorale solo ad uso e consumo di alcuni, tanto da negare ad altri la possibilità di candidarsi nella Lista di FdI, perché sicuramente avrebbero preso molti voti e messo in pericolo i sei candidati che hanno ottenuto dalle 100 alle 300 preferenze circa. Prova è stata che hanno candidato soggetti che hanno ottenuto un risultato esiguo (quattordici candidati su ventiquattro hanno ottenuto addirittura meno di 50 preferenze, altri quattro hanno ottenuto dalle 51 alle 90 preferenze). 

Il Gaeta ha ribadito pubblicamente e in più occasioni, il suo scetticismo su determinate e avventate decisioni (qui la sua colpa, secondo gli inquirenti). Ciò che disse e propose in più occasioni non venne mai preso in considerazione. La sua proposta era che si rinunciasse alla scelta di allearsi con quella particolare lista civica, con lo scopo di ricompattare il vero cdx. 

Hanno prevalso invece, i loro interessi personali, non quelli della comunità della vera destra.  Nella maggior parte di loro non vi è mai stata traccia di principi e valori di destra, considerate anche le passate esperienze politiche (nel centro sinistra, in Forza Italia e Unione di Capitanata). 

Il percorso politico di tutti noi, racconta un’altra storia, una coerente militanza nei partiti di destra.

Ultimi, ma non meno importanti elementi da sottolineare sono: il pessimo risultato ottenuto dalla loro Lista di FdI (primo partito in Italia) che ha ottenuto poco più del 7% alle amministrative, a fronte del 24% ottenuto sempre a San Severo da FdI alle Europee, e la chiusura della sede del loro circolo subito dopo le elezioni di giugno scorso. A dicembre prossimo, in occasione della chiusura della campagna “tesseramento 2024”, potremo verificare quante, delle circa quattrocento iscrizioni ricevute nel 2023, verranno rinnovate.

Noi tutti ci impegneremo a chiarire, agli altri sostenitori del centrodestra, tale risultato sicuramente negativo, senza dimenticare altri importanti aspetti: tesseramento 2023 del circolo di San Severo, congresso provinciale e modalità per la composizione della lista elettorale, ma anche a sottolineare le incoerenze, i tradimenti e l’incapacità comprovata di taluni personaggi, verificatisi nel corso della passata campagna elettorale.

Gli amici e sostenitori della battaglia di Emilio Gaeta

San Severo (FG), 6 settembre 2024

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