Considerazioni di S.E. Monsignor Giuseppe Mengoli, vescovo della
diocesi di San Severo, dopo i tristi episodi accaduti nelle ultime
quarantott’ore: “Davanti ai tanti episodi di cronaca la Chiesa non può
restare a guardare o girarsi dall’altra parte”
«Davanti ai tanti episodi di cronaca che oscurano il volto della Città di San Severo,
la Chiesa non può restare a guardare o girarsi dall’altra parte facendo finta di nulla. Le
ingiustizie e gli atti di violenza quando ci stanno, si ripetono con frequenza e creano
un clima di terrore, devono provocare indignazione, affinché la parte malata della
società non continui a far ammalare quella sana, che pure c’è.
San Severo è teatro, ormai, di illegalità, di aggressione violenta, tanto da far
credere che lo stato di diritto sia stato soppiantato da un regime di terrore. La diffusa
rassegnazione e la comune paura, poi, contaminano nella nostra Città la convivenza
sociale, paralizzano ogni desiderio di miglioramento, lasciano uno stato d’inguaribile
delusione. Seguendo questa via non ci sarà più futuro, non ci sarà sviluppo, non ci sarà
più vita. E a perdere saremo tutti.
Non siamo nel Far West dove può prevale indisturbata la legge del più forte! I
sistemi malavitosi, le rivendicazioni di parte, gli interessi corrotti destabilizzano le
autentiche forze propositive presenti in molti e la volontà di riscatto che, per grazia di
Dio, non si lascia morire.
Affermo con forza, tuttavia, che anche in questa nostra Terra il bene è più forte del
male e che la Chiesa ha la grave responsabilità di ribadirlo ogni giorno senza timore,
perché il bene viene da Dio e di questo bene i cristiani sono chiamati a essere i
promotori. I cristiani veri, però, non quelli di facciata, né quelli abitudinari e chiusi in
contesti protetti che non toccano il vissuto della gente».
Le conclusioni del Pastore della Diocesi:
«Come Vescovo sono accanto a chi è leso nei suoi diritti fondamentali, sono accanto
a chi è aggredito da azioni violente, irrazionali e scellerate, sono accanto a chi èsfruttato da manovalanze schiavizzanti, sono vicino a chi non ce la fa più e vorrebbe
scappare da qui, sono accanto a chi in poche ore vede andare in fumo il suo lavoro.
Sono vicino alle tante persone ferite che ho conosciuto nei mesi scorsi e a quelli che
attendo ancora di conoscere.
Il silenzio omertoso non è lo stile del cristiano, non può essere l’atteggiamento
della Chiesa, la quale, poi, insieme alle altre istituzioni, ha il delicato compito
dell’educazione dei più piccoli, spettatori spesso involontari di scenari raccapriccianti
e, nello stesso tempo, seducenti.
La nostra forza scaturisce dalla nostra certezza che la violenza non potrà mai essere
l’ultima parola! Mai!»
San Severo lì, 17 agosto 2024
santa Chiara da Montefalco
Direttore Ufficio comunicazioni/addetto stampa
Dott. Beniamino PASCALE
Direttore ufficio comunicazioni sociali: dott. Beniamino Pascale