Le espressioni ‘online’ e ‘offline’ sono ormai parte integrante del lessico quotidiano, rappresentando allo stesso tempo il nostro modus vivendi . Ma cosa significa veramente essere online o offline? E ancora più importante, quanto e come siamo veramente connessi con la realtà che ci circonda? Questi interrogativi sono particolarmente rilevanti per i giovani, che oggi si trovano a dover navigare tra queste dimensioni in modo sempre più complesso.
Le statistiche sulla dispersione scolastica sono preoccupanti: preadolescenti e adolescenti abbandonano la scuola per diverse ragioni, spesso trovandosi coinvolti in fenomeni che nulla hanno a che vedere con la bellezza di quegli anni. Tuttavia, per affrontare efficacemente questo problema, è necessario partire da alcune riflessioni fondamentali.
Prima considerazione: troppo spesso si parla delle nuove generazioni senza realmente ascoltarli. Senza essere tra i giovani. Analizziamo i dati, facciamo lunghe arringhe e offriamo soluzioni superficiali non entrando nel loro mondo, senza comprendere i problemi, i loro sogni e le loro preoccupazioni. La politica non può essere efficace se resta confinata ai palchi dei comizi. Le promesse elettorali, se non supportate da azioni concrete, diventano parole sterili che aumentano la frustrazione. I giovani sono lo specchio della società in cui crescono; se noi adulti manchiamo d’esemplarità, come possiamo aspettarci che loro seguano una strada diversa?
Seconda: siamo abituati a vedere solo il lato negativo dei numeri, oggettivamente, preoccupanti. Ma davvero questa è l’unica realtà dei giovani sanseveresi (e non solo)? La cronaca nera tende a prevalere nei media, ma esistono anche storie positive; ci sono giovani che, nelle scuole della nostra città, si distinguono per il loro
talento a livello nazionale. Ci sono giovani che scelgono di restare a San Severo, contribuendo a costruire il futuro della nostra comunità. Raccontare questi esempi è altrettanto importante per dare speranza e mostrare che un cambiamento positivo è possibile.
Terza: i giovani hanno bisogno di luoghi dove poter crescere, sperimentare e sviluppare le loro passioni in un ambiente sicuro e stimolante. La mancanza di infrastrutture adeguate per il tempo libero e la creatività rappresenta una grave lacuna nel nostro sistema sociale e educativo: senza di esse è impossibile programmare qualcosa di concreto. Quando ai ragazzi non vengono offerti spazi sicuri e ben attrezzati dove possono praticare sport, dedicarsi ad attività artistiche o semplicemente incontrarsi per socializzare, rischiamo di privarli di opportunità fondamentali per il loro futuro umano, sociale e poi professionale.
L’obiettivo di un programma amministrativo serio e lungimirante, quindi, è quello di ribaltare positivamente le “vecchie” e “nere” tre D con altre dimensioni: determinazione, dedizione e dialogo.
Solo così possiamo davvero rendere le vite dei nostri giovani, nel senso più nobile del termine, “ online ”.
