I tempi attuali sono per definizione ipertecnologici eppure componenti elettronici come il led, oggi in voga nelle lampade a risparmio energetico, venivano precedentemente adoperati dai pionieri dell’autocostruzione. Ad esempio la trasmissione digitale nell’odierna telefonia era lautamente applicata, seppur in forma diversa, tra glia addetti tecnici delle radiocomunicazioni. Ovviamente il tutto oggi avviene in modo diffuso seppur differente vista la considerevole utenza, altresì grazie alle migliorie dei processori informatici unitamente a dei software di ultima generazione. D’interesse didattico sapere che i precursori delle conversazioni vocali senza filo, sebbene per fini diversi in riferimento spesse volte a dibattiti tecnici circa la propagazione delle onde radio nell’atmosfera; di fatto quanto esemplificato all’inizio ai soli fini di rendere agevole l’esempio, esistevano molto prima. Sto parlando dei radioamatori, individui autorizzati dal ministero delle comunicazioni che dopo anni di studio possono conseguire esclusivamente dietro esame, una patente per l’utilizzo e l’installazione di strumentazioni radio professionali. A tal proposito è d’uopo ricordare che l’impiego inappropriato dunque non autorizzato di tali sofisticate apparecchiature viene perseguito secondo le normative vigenti. Ho fatto tale premessa poiché volevo introdurre con i dovuti onori, un mondo sconosciuto ai non addetti dove passione competenza e impegno sono fondamentali quindi necessari per raggiungere determinati obiettivi. Allora vista la preparazione tecnica di coloro intenti a tale scibile: perché non realizzare una scuola di formazione per le radiocomunicazioni? Fine ultimo invogliare coloro interessati alla scoperta di un mondo affascinante cui fondamenta si basano sulla fisica e l’elettronica. Al contempo migliorare le competenze tecniche fruibili in qualsivoglia settore, affinare l’esperienza di lavoro in gruppo, incrementare l’utilizzo di attrezzature per strutturare antenne e ricetrasmettitori. Un domani nel malaugurato caso di un’emergenza, supportare la protezione civile nel disporre perfino nelle situazioni più estreme apparecchi per telecomunicazioni, acquisire know-how utilizzabile nel mondo scolastico. L’era attuale è immersa nella tecnologia pertanto conoscere le basi quindi comprendere come avvengono determinati processi tecnici diviene utile, in definitiva quella delle comunicazioni via radio una disciplina fondamentale, al passo coi tempi. Il fascino del poter dialogare finanche negli angoli più remoti del pianeta con individui mossi dagli stessi interessi per valutazioni tecniche e confronti scientifici, senza distinzione alcuna di etnia o provenienza culturale, dovrebbe divenire una disciplina sportiva olimpionica visto il grande impegno profuso oltre ad essere un eccellente esempio di pacificazione tra i popoli. Ovviamente dopo quanto illustrato, la parola agli esperti del settore!
Vincenzo Naturale