Sono stanco di commentare le quotidiane tragedie di questa città.
Basta guardarsi attorno per capire che tante cose sono il risultato del totale disinteresse verso questi ragazzi che sembrano vivere in un mondo a parte.
Le stesse facce, le stesse dinamiche.
Pistole, coltelli, vendette, faide, sangue sempre.
Lo scrivo con la rabbia di un padre: basterebbe “avere a cuore”.
Una città che non ha a cuore soprattutto i suoi figli più giovani può anche sprofondare.
Ci possiamo mettere una lapide sopra.
Nel degrado morale e umano che pervade il mondo del potere, queste vite non rappresentano un’urgenza, sono del tutto ignorate.
La grande sfida educativa lascia il passo al vuoto delle stupidaggini di palazzo, al sottobosco degli accordi e degli interessi.
Ma la politica dovrebbe essere altro.
Dovrebbe essere un istinto paterno, materno, a muovere tale impegno.
Non è possibile continuare così.
(post di Nazario Tricarico?)