Si, caos, è proprio quello che si verifica da molti anni su via Tiberio Solis, qui a San Severo. Devo ancora tornare sulla situazione grottesca che si perpetra da lustri sulla principale arteria locale. Qualcuno mi ha suggerito anche in maniera vigorosa di lasciar perdere, che “tanto il paese è quello che è”, poiché la battaglia è persa in partenza. No, dico io e tutti i cittadini sanseveresi che si oppongono allo scempio quotidiano al quale si assiste basiti ed impotenti. Come già ribadito in tante occasioni, l’anno scorso, abbiamo indetto un referendum consultivo, attraverso la “Gazzetta di San Severo”, per verificare il sostegno dei locali alla chiusura al traffico di via Tiberio Solis, tramite la creazione di un’isola pedonale permanente. Ebbene, il referendum ha dato questo responso: il 77% di coloro che si sono espressi, ha dato parere favorevole all’isola pedonale. Come si evince, solo il 23% dei pareri era contrario alla chiusura di via Tiberio Solis. Dato il dato, scusate il gioco di parole, un’Amministrazione di qualsiasi colore si voglia, non deve prendere atto di tale risultato, ergo accontentare la stragrande maggioranza dei cittadini? Siamo stufi di archiviare con faciloneria episodi giornalieri in barba alle regole di convivenza civile. Episodi di bullismo motorizzato, non sporadici, frequentissimi soprattutto nelle ore di punta, ledono la sicurezza dei passanti. Biciclette, monopattini elettrici, motorini, vespe, moto potenti ed auto d’ogni tipo a bordo di scalmanati, soprattutto giovani, insofferenti del rispetto dei pedoni, si esibiscono per strada persino sui marciapiedi sfidando e mettendo a rischio bambini, famiglie intere che devono guardarsi da un pericolo costante che può generare un incidente mortale. Più volte, ma che dico, innumerevoli volte abbiamo sollecitato le Amministrazioni ad intervenire, a prendere provvedimenti ma il risultato è stato sempre: “vedremo, faremo, agiremo”. Non abbiamo nessuna intenzione di far polemiche di Destra o di Sinistra. Abbiamo avuto colloqui con il Sindaco, con le Forze dell’Ordine, con tutti gli Ordini preposti all’Ordine Pubblico. Abbiamo sottoposto varie volte un semplice programma per la soluzione al problema e la risposta è stata sempre: “vedremo, faremo, agiremo”. Molti di noi hanno subito piccoli incidenti, fortunatamente trascurabili, dovuti alla dabbenaggine di taluni individui, come già evidenziato, soprattutto giovani. Nonostante le segnalazioni, la risposta è stata sempre. “vedremo, faremo, agiremo”. Non ci sono tantissime cose da fare per risolvere la questione; sono a disposizione gli uomini e le risorse, senza alcun bisogno di ricorrere ad interventi straordinari. Occorre solo la volontà, signor Sindaco. Lasci perdere, signor Sindaco, le opinioni delle minoranze e guardi alla maggioranza della popolazione locale. D’altronde signor Sindaco, la Democrazia non è appannaggio del Popolo? Forse ci è sfuggita qualcosa? Non si ponga signor Sindaco dietro a quel paravento dell’incertezza, che frena il suo istinto civile a prendere una decisione che lei stesso, tra l’altro, condivide. Se ne infischi di coloro che amano il “caos”, il fumo puzzolente quanto dannoso dei gas di scarico, del pericolo fisico al quale il passante è soggetto. Insomma, trattasi di convivenza di civile, di rispetto delle norme, di sicurezza e perché no, di cultura, quella cultura che giace nei “secretaire” dei pochi intellettuali sanseveresi. E allora signor Sindaco, senza che la nostra appaia come una severa reprimenda indirizzata esclusivamente alla sua persona o ad una strumentalizzazione politica, vogliamo porre la parola fine al “caos”?
di Pietro Albanese.