“La Asl della provincia di Foggia starebbe correndo ai ripari per frenare il caos scatenato dall’ultima circolare della Regione Puglia, di 48 ore fa, che ha introdotto la vaccinazione, senza alcuna prenotazione, nella fascia d’età oltre 60 anni.
A Foggia e in provincia si sta organizzando in queste ore un sistema per evitare la vaccinazione libera. Più fonti interne e accreditate all’azienda sanitaria spiegano “è stato un delirio. A Foggia in via Protano, in altri hub, nei quattro grandi centri Lucera, San Severo, Cerignola, Manfredonia, non può reggere il sistema della vaccinazione libera”. A quanto pare la Asl sta attivando in queste ore postazioni di call center per fare in modo che comunque i cittadini si rivolgano per prenotare il vaccino. Senza contare che c’erano cittadini nella fascia 70-79 anni già prenotati. Complessivamente solo a Foggia città nella fascia 60-69 anni ci sono 21mila cittadini; oltre 13 mila in quella fino a 79 anni. 35 mila persone da vaccinare che non è possibile pensare si riversino liberamente nelle strutture per farsi vaccinare. (Aggiungo su possibilità data dal Commissario nazionale!)
Le prenotazioni sono indispensabili per capire quante dosi quotidianamente si devono usare.
Ma perché nelle ultime ore la Regione ha spinto sulla vaccinazione libera?
A quanto pare in tutta la Puglia sono crollati i numeri sul fronte del vaccino Astrazeneca; rifiutato da moltissimi pugliesi. Senza contare che la Puglia è fanalino di coda in Italia per percentuale di vaccinati. I contagi sono alti, i morti troppi.
In difficoltà anche i medici di medicina generale che conoscono bene i propri pazienti e quale vaccino è meglio adottare. Anche per loro si sta pensando in Capitanata ad un riferimento unico alla Asl al quale prenotare quotidianamente le dosi di vaccino.”
(post di Antonella Caruso)