“La sentenza del Consiglio di Stato ha sancito quello che era già noto a tutti ….e cioè che l’amministrazione Comunale di San Severo ha avuto un atteggiamento ondivago e contradditorio. Infatti la Giunta Comunale Miglio, nel 2015 con la delibera n.142 fa un accordo con la proponente società per il conferimento dei rifiuti organici di San Severo nel proposto impianto. Va notato che già in quell’occasione il Dirigente del Comune nel parere allegato alla delibera afferma:” l’area ricade in ES zona agricola pregiata di alto valore agronomico a produzione specializzata…. Ma nella conferenza di servizio provinciale (2016) i Dirigenti del Comune non hanno manifestato contrarietà né l’A.C. ha adottato provvedimenti in autotutela. Nell’ottobre del 2018, a seguito delle proteste e manifestazioni delle associazioni… viene convocato un Consiglio Comunale monotematico nel quale all’unanimità viene dichiarata la contrarietà a questo impianto, chiesta la riapertura dei termini alla luce anche delle numerose novità emerse nel frattempo e si chiede di avviare la procedura di un impianto pubblico dimensionato (circa 20.000 tonnellate anziché 60 mila) come previsto dal piano regionale. Successivamente, alla luce di questa delibera, vengono avviate azioni legali prima al TAR e poi al Consiglio di Stato (28.1.21) i quali, nel respingere i ricorsi mettono in evidenza la contradditorietà del Comune di San Severoe l’assenza di opposizione nelle sedi appropriate. Una ben studiata “melina” che serve a sopire la contrariata opinione pubblica… “Ora la questione che si pone è: se l’A.C. ha proposto due cause legali – continua la nota dei Verdi San Severo – dovrebbe essere pacifico che è contraria a questo impianto e quindi continuare ad adottare tutte le misure utili a bloccare l’avvio dei lavori: per esempio la verifica dello stato dei luoghi tramite ARPA, ASL, Regione e altri soggetti istituzionali, in quanto a distanza di oltre un trentennio dalla chiusura dello stabilimento SAFAB ancora insistono su quell’area capannoni con coperture in Eternit e numerose decine di tubi fatti con impasto di cemento mentre non è dato sapere cosa c’è nel suolo e nel sottosuolo. Perché il Comune di San Severo intanto non annulla la convenzione per il conferimento dei rifiuti a questo eventuale impianto ed in contropartita avvia la procedura per un impianto pubblico consortile (ARO FG/4 Alto Tavoliere) in modo da realizzare un impianto sotto il controllo pubblico, di dimensioni adeguate al nostro territorio che farebbe risparmiare un sacco di soldi ai contribuenti ed anzi, nel tempo, diventerebbe fonte di introiti comunali? Invece in recenti consigli comunali abbiamo assistito ancora a dichiarazioni assurde di
qualche consigliere di maggioranza che quello della safab è il miglior sito possibile per non sottrarre terreno agricolo … ma le discariche dismesse (Spiavento, per esempio o altri siti simili non avrebbero questo problema anzi, sarebbe l’occasione per bonificarli). …Noi staremo a vedere le prossime mosse e le valuteremo”.
(comunicato dei Verdi – San Severo)