E’ noto ormai a tutti che il nostro nosocomio ha subito negli ultimi mesi
trasformazione in Ospedale COVID e di conseguenza questo ha comportato
il congelamento di vari reparti. Ma tutti i reparti soppressi sono realmente
utilizzati per ricoveri COVID? Quanti sono gli ammalati Covid ricoverati?
In città si dice poco più di una decina. Quindi per un numero così piccolo di
ricoverati si bloccano tutte le altre attività? E’ risaputo che i Direttori dei
reparti accorpati o soppressi sono inpotenti di fronte a tali decisioni che
vengono dall’alto e stanchi di chiedere la urgente ripresa della regolare
attività ospedaliera che ha visto bloccata la chirurgia generale, l’ortopedia e
la cardiologia. Le liste di attesa per interventi di chirurgia generale,
ortopedia ed assistenza cardiologica sono diventate ormai lunghissime, anzi
impossibili. La sottoscritta di persona sta soffrendo di questa mancanza per
un bisogno di salute di natura chirurgica che da programmato sta diventando
urgente per l’attesa a cui sono sottoposta per questa disorganizzazione
sanitaria. Non sicuramente meglio è la gestione del territorio visto che a
tutt’oggi non si riesce ad ottenere le prenotazioni delle prestazioni tramite
numero verde CUP, creato per ovviare agli assembramenti in presenza
presso la sala di attesa dell’Ospedale, il numero quasi sempre non riesce a
soddisfare l’utente. Cosa ancora più assurda, è che da oggi si è verificata una
situazione di “pericoloso” assembramento all’esterno ed all’interno
dell’Ospedale, dove sono arrivati ed arriveranno gli ultra ottantenni da
inviare e smistare al 1° piano reparto Chirurgia, da tempo trasformato non
in reparto COVID ma sede per le esecuzioni dei vaccini anti- COVID.
Quindi da un lato non si accede alle prestazioni ambulatoriali ospedaliere
per evitare assembramenti dall’altro si fa entrare e percorrere tutto
l’Ospedale ad una quantità di persone potenzialmente infette. Non si poteva
pensare ad una sede diversa?
Allora visto il grande CAOS nell’Ospedale di San Severo, la mia preghiera
di cittadina che sicuramente scrive anche a nome di tanti utenti disagiati è
che tanti onesti operatori sanitari e medici chiedono solo di lavorare per
soddisfare i bisogni di salute dei cittadini di San Severo e di tutta la
capitanata per porre fine alla migrazione in altre strutture Ospedaliere e per
evitare che, per difficoltà obbiettive, si rinunci al diritto alla salute.
Una cittadina
Marzia Bufalo