“Il problema è che certe cose sono complesse, difficili da capire. E anche se cerchi di sminuzzarle fino al disegnino alcuni fanno comunque fatica a comprendere per mancanza di strumenti e studio. Anche nel caso #luminarie alcuni non hanno capito una mazza, credendo di parlare con un “parvenu”, con uno di quei beduini che vorrebbero vedere San Severo al buio, magari con l’organizzazione di suicidi collettivi. Non è così, chi mi conosce sa che non avrei speso 87.000 euro per fare marketing territoriale, ma 500.000 euro per far diventare la città attrattiva. In un altro momento però e soprattutto affidandomi a persone competenti. Il problema non sono le luminarie, né le #proiezioni per allietare i cuori. La polemica verte sul fatto che si tratta sempre di cose improvvisate, partite perché qualcuno, magari vicino ad un consigliere comunale, si alza la mattina e senza che se ne discuta, senza alcuna pianificazione a monte, decide per tutti. Salvo poi presentare il conto alla collettività.
Questo accade per la chiara inadeguatezza di chi governa il settore cultura e marketing territoriale in città, con una navigazione a vista, con delibere per l’organizzazione del Natale fatte all’ultimo minuto, 20 giorni prima. A #Pamplona pagano una società esterna per farsi strutturare il Piano triennale di marketing, all’interno di una visione politica di fondo, e si muovono con estrema precisione all’interno di una strategia a breve e lungo termine.
Le politiche di marketing territoriale, turismo e cultura sono a San Severo il frutto di iniziative individuali, spesso neanche tanto disinteressate, che servono per accontentare qualche supporters a scapito del buon senso…
In altri termini. la cosa più importante per il rilancio complessivo di un intero tessuto sociale ed economico parte da una #strategia che non può più essere affidata al solito club di giovani marmotte. Se l’Assessore #Iacovino vuole continuare su questa strada lastricata di avventurieri, improvvisati, iniziative sciatte e fatte a cazzo, onestamente io continuerò a rompere le scatole.
Questa città sta morendo, mi sono stancato.”
(post di Nazario Tricarico – presidente Citta’ Civile)