Otto specialisti di chiara fama e riconosciuti nell’ambito educativo promuovono il manifesto «La scuola è salute!» contro la chiusura delle scuole e lanciano un appello alle Istituzioni e all’opinione pubblica per sottolineare il ruolo imprescindibile della scuola come comunità di apprendimento, luogo di incontro e crescita per bambini e ragazzi, ribadendo la necessità di mantenere aperte le scuole.
MANIFESTO PER LA DIDATTICA IN PRESENZA (contro la chiusura delle scuole)
•La scuola è presenza fisica: i corpi sono veicolo insostituibile dell’apprendimento, della comunicazione, dello scambio;
•La scuola è incontro: la relazione per i giovani è l’unico antidoto all’alienazione esistenziale;
•La scuola è un luogo controllato: i protocolli anti Covid nelle scuole sono rigidi e seriamente applicati;
•La scuola è un luogo sicuro: gli indici di contagio nella scuola sono bassissimi;
L’esperienza dei mesi in lockdown ha dimostrato chiaramente che:
•La Dad non è vera scuola: è un surrogato gravemente riduttivo della didattica in presenza;
•La Dad non è democratica: fa crescere gli squilibri sociali e impedisce l’accesso alla cultura alle fasce più basse;
•L’isolamento e la scuola a distanza sono una condizione pericolosa per la salute mentale degli studenti che sono a serio rischio depressivo e di ritiro sociale;
La scuola è indispensabile.
Teniamo aperte le scuole! #lascuolaèsalute”
*Daniele Novara, pedagogista, direttore CPP – Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti
Giancarlo Cerini, già ispettore Miur
Roberto Farné, professore ordinario di Didattica generale all’Università di Bologna
Ivo Lizzola, professore ordinario di Pedagogia sociale all’Università di Bergamo
Raffaele Mantegazza, professore associato di Pedagogia generale e sociale all’università Bicocca di Milano
Anna Oliverio Ferraris, già professore ordinario di Psicologia dello sviluppo all’Università Sapienza di Roma
Bruno Tognolini, scrittore per bambini
Silvia Vegetti Finzi, scrittrice, già docente di Psicologia dinamica all’Università di Pavia
(fonte: corriere della sera)