“In molte Città italiane, senza che i telegiornali nazionali e locali ne parlino, accadono tante cose ancora più gravi rispetto all’ormai noto episodio dei fuochi pirotecnici sparati a San Severo, in violazione dell’ordinanza sindacale e contro il divieto di assembramenti. Qui a San Severo, invece, vi è ” qualcuno ” che evidentemente non è in grado di frenare le proprie tensioni emotive e che ha l’abilità, anche attraverso interviste e comunicati, di complicare e di ingigantire sempre ogni avvenimento più o meno criminoso che accade. Infatti, tutte le volte che ciò si verifica, il signor “ qualcuno “ si precipita a richiedere al Prefetto tavoli per la sicurezza ed a darne massima pubblicità anche con comunicati stampa facendo così in modo che San Severo compaia ripetutamente e per alcuni giorni sulle reti televisive nazionali e locali. Ove mai ce ne fosse bisogno, va detto che il signor ” qualcuno ” non è un cittadino comune ma è colui che ha responsabilità istituzionali ed ha nelle proprie mani il destino di una Città per cui ben dovrebbe sapere che soprattutto gli eventi negativi e sulla sicurezza pubblica vanno gestiti con diplomazia e discrezione. Inoltre a questo ” qualcuno ” evidentemente sfugge che la dignità e la visibilità della propria Città e la onorabilità dei propri Cittadini vanno tutelate così come certamente sfugge che ad una qualsiasi città, soprattutto se del sud, basta attribuire alcuni episodi criminosi per farla poi per sempre additare quale città di delinquenti e mafiosi. La vera criminalità e mafia sono altrove mentre San Severo è composta da gente per bene e da Cittadini onesti per cui non merita di essere pubblicizzata così negativamente per poi essere qualificata e riconosciuta quale città di delinquenti.”
(post dell’Avv. Gianfranco Savino- gia’ sindaco di San Severo)