Sui social circola questo dialogo inventato con cui si spiega ad un ristoratore le prescrizioni che dovra’ seguire per riaprire solo per attivita’ da asporto:
– Sono chiuso da oltre un mese e finalmente posso riaprire. Alzo la saracinesca? = No, no. Calmo, stai calmino. Devi far “sanificare” il locale. – Ma scusate, non ci entra nessuno da un mese… chi volete che lo abbia infettato? = Non importa. Va “sanificato”… – Chi lo sanifica? = Un’azienda autorizzata e iscritta all’albo. Poi ti rilascia un certificato che devi appendere in un posto visibile dentro il tuo bar e ti consegna le schede dei prodotti che ha usato per sanificare… – Ok. Poi alzo la saracinesca e comincio a vendere? = No. Tieni presente che puoi stare aperto dalle 7 alle 14. – Azz. Il pomeriggio e la sera no? = No. Ah… guarda che il personale dentro il bar deve avere cappello, mascherina, camice e sovrascarpe. – Ma se nemmeno in ospedale hanno le soprascarpe. Va beh… poi posso far entrare i clienti e… = Cosaaaa? I CLIENTI? – Si. = Ma sei scemo? I clienti possono solo telefonare e tu gli porti la roba a casa. – Cioè io faccio sanificare, mi bardo come un operatore dell’ospedale Covid e posso solo fare consegne a domicilio? E solo di mattina? Tutt stu burdell per “Mi portate tre caffè e un cornetto, i caffè con zucchero a parte”? = Si, è così. – Ma se è solo per consegne a domicilio perché solo fino alle 14? Lo facevo tutto il giorno, almeno recuperavo un po’… = No, è pericoloso. Ah, a proposito, guarda che il pomeriggio quando chiudi, ogni giorno, devi sanificare di nuovo. – E me faccio fa n’atu certificato? = No. La sera devi solo annotare sul registro chi ha sanificato quel giorno, che attività ha svolto e che prodotti ha usato. – Ncopp a nu registro? Faccio o registro delle pulizie? = Esattamente! – Scusa, esperto: te pozz fa na domanda? = Sono qui per questo, dimmi. – A quant’ o mett nu cafè consegnato a domicilio? = Bah… non saprei… – T’o dico io: a meno di 20 euro a café !! io ci vengo a perdere. Aprite voi! Io me ne sto a casa .