La notizia giunta ieri sulla chiusura del reparto di ginecologia del nostro ospedale ha dell’incredibile.
La città sta affrontando una crisi difficilissima. Una crisi sanitaria che ha già visto alcuni decessi di concittadini e molti contagiati. Stiamo vivendo i primi segnali negativi della crisi economica che ormai galoppa veloce se i governi nazionali e cittadini non cercheranno di arrestare subito gli effetti soprattutto per i beni di prima necessità.
In un momento simile in cui tutti stanno dando il proprio contributo, la decisione di quel signore nominato dalla politica regionale di Emiliano, dott. Vito Piazzolla Direttore generale Asl merita una sonora risposta.
La cosa grave è l’assoluta mancanza di rispetto per una città che dall’oggi al domani non ha più un reparto importantissimo.
Approfittare dell’emergenza sanitaria per sistemare quelle che erano intenzioni già negli anni scorsi capiti dal settore sanitario e dall’opposizione, credo sia indicativo di come non esista nessun rispetto per la città né per chi la rappresenta. Faccio fatica a credere che il Sindaco non sapesse nulla. E se cosi fosse significa che non viene rispettato e considerato dagli organi sanitari, seppur vicini politicamente, nonostante gli innumerevoli tappeti rossi stesi negli ultimi mesi.
Lo schiaffo dato alla città resta e le rassicurazioni relative alla situazione temporale di urgenza sembrano deboli e di circostanza.
Da opposizione seria, responsabile, oggi il nostro compito è cooperare. Più avanti, ad emergenza finita, discuteremo degli errori se degli errori sono stati commessi.
Al momento chiediamo che l’amministrazione chiede una risposta per iscritto al “Direttore psicologo” affinchè venga garantito nel reparto ginecologia almeno il minimo di operatività per le emergenze. Ciò per rispetto di una città, un presidio storico e degli operatori sanitari.
Come città non possiamo permetterci che la crisi sanitaria si trasformi in sciacallaggio aziendale e ci tolga i nostri punti di riferimento.
Ce la faremo ma bisogna mostrarsi all’altezza: non deve solo gestire l’emergenza ma difendersi dal fuoco amico. L’’intervento pubblico deve essere immediato e non di facciata.
Il consigliere comunale
Avv Rosa Caposiena