Su questo blog , qualche giorno fa, e’ comparso un post con cui si cercava di stimolare una discussione sulla profonda crisi commerciale che purtroppo negli ultimi anni sta attanagliando la nostra citta’.
Tra i diversi commenti a quel post vi proponiamo quello di un notissimo commerciante del centro, N.dC., che sulla base anche della sua esperienza disegna questa analisi del triste fenomeno.
“Noi abbiamo storicamente sempre occupato una posizione centrale per tutto il Gargano ed il subappennino. Anche per la parte limitrofa del Molise e della Campania più vicina. Eravamo commercialmente il polo più forte della Capitanata. Non temevamo Foggia, Termoli, Manfredonia, Cerignola. Favoriti anche dalla posizione strategica all’ingresso del Gargano: tutti i movimenti passavano di qui. Benvenga la disanima del giornalista. Tutte le cause da lui elencate sono evidentemente tra le ragioni che hanno demolito il commercio al dettaglio e di vicinato in tutto il territorio nazionale. Il problema locale pero’ è nettamente superiore alla media nazionale , proprio perché le scelte politiche ed imprenditoriali degli addetti ai vari settori (ed in alcuni casi le seconde conseguenza delle prime) hanno impoverito economicamente, socialmente e civilmente il nostro paese. San Severo si è svuotata. La gente è andata via (non solo i ragazzi per le università) e non torna volentieri. I forestieri hanno paura di venire anche perche’ hanno paura di rimanere a piedi o di trovarsi in mezzo ad una rapina. Commercialmente non offriamo nulla più, di più di ciò che chiunque possa trovare nell’hinterland. Ecco perché le attività commerciali chiudono. San Severo sta morendo e noi non muoviamo un dito per far sì che questo non succeda.”