Data la mancanza di occupazione, dunque d’occasioni propedeutiche; spesse volte, tuttavia, anche per inadempienza economica, taluni si vedono costretti a rifiutare, persino un colloquio. A prima lettura questa nota introduttiva potrebbe apparire esagerata. Pensateci bene quante volte vi è capitato di sentir dire che in una famiglia si arrivi davvero in condizioni drammatiche a fine mese? Difatti, non è certo una novità che tanti ragazzi, seppur volenterosi, siano costretti, loro malgrado, a rinunciare ad una opportunità, per carenze economiche. Dunque come cercare, di dare un piccolo aiuto a costoro in tali condizioni? Creando un “biglietto sospeso”. In pratica alla biglietteria dare la possibilità di donare una somma di denaro, di qualsiasi entità, da destinare a coloro impossibilitati nell’acquisto di un biglietto, per effettuare un colloquio di lavoro. Studiare la possibilità di estendere tale supporto anche a favore di persone cui necessitano visite mediche, effettuando queste, utilizzando mezzi pubblici. Ovviamente a monte di questo intervento, nasce la necessità di una sinergia, tra sindacati, opportunamente, uffici comunali, non meno enti ferroviari; fondamentale per avvalersi di tale agevolazione. Ideando una card su misura. Si potrà usufruire di un minimo di occasioni, per viaggi abbastanza lunghi; maggiori change per tratte ridotte, ovvero entro i sessanta chilometri. Per far sì che ciò possa realizzarsi, il candidato, oltre ad avere i giusti requisiti, dovrà dimostrare certezza del colloquio, producendo prove, indi chiedendo, all’azienda in oggetto, di rilasciare un qualche certificato attestante, l’avvenuto incontro. Questo per distanze oltre i duecento chilometri. Gli enti preposti provvederanno ad effettuare i dovuti controlli. Per colloqui in zona, non sarà necessario dimostrare nulla, tuttavia si potrà usufruire massimo di quattro opportunità, fermo restando l’intervento di verifiche, a campione. Ovviamente il tutto và ben congeniato ed elaborato, con le dovute migliorie. Scopo principale non abbassare mai l’attenzione sulla questione occupazionale.
Vincenzo Naturale