“Un piano del colore e dell’arredo urbano per dare un nuovo volto alla città ed in particolare al centro storico”. È la proposta indirizzata all’amministrazione comunale dall’esponente cittadino di Italia in Comune, Umberto Porrelli, alla luce del cosiddetto bonus facciate del Governo e ai numerosi finanziamenti in arrivo in città. “Il bonus facciate, nella legge di Bilancio in via di approvazione – spiega Umberto Porrelli -, prevede la detrazione per gli immobili posti nei centri urbani, dal centro storico alle periferie, purché si tratti di zone ampiamente edificate. Il bonus prevede una detrazione del 90% per le spese di ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici, sono ammessi anche gli interventi che riguardano la pulizia e la pittura delle strutture opache della facciata, i balconi e gli elementi architettonici quali ornamenti e fregi. Un incentivo importante che si somma a quelli già in vigore come l’ecobonus e gli incentivi per le ristrutturazioni con le nuove normative sismiche che favoriranno interventi di ristrutturazione”. Secondo il componente del movimento guidato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, quindi, dotare oggi il centro abitato di un piano del colore consentirebbe di uniformare le caratteristiche estetiche della città, specialmente nelle aree del centro storico. “Progettare la città – aggiunge Porrelli – vuol dire anche dotarla di strumenti capaci di valorizzare le bellezze architettoniche ed i luoghi di interesse. É ovvio che un piano del colore permetterebbe una migliore omogeneità degli edifici, sia esistenti che in via di costruzione. A questo occorrerebbe affiancare un piano dell’arredo urbano, così da evitare che con gli interventi di rigenerazione urbana, così come avvenuto in passato, ogni riqualificazione abbia arredi diversi”. Attualmente infatti ogni piazza della città presenta arredi urbani diversi, che secondo l’esponente di Italia in Comune, poco si addicono ad una città che vuole diventare punto di riferimento commerciale per l’alto Tavoliere. “Gli arredi urbani – conclude Porrelli –, se opportunamente curati e resi omogenei lungo tutta l’area interessata, possono rappresentare un impatto non indifferente agli occhi dei visitatori. Attualmente invece addirittura i marciapiedi si presentano di colori, decori e tinte diverse”.