Vaccini e scuola: ultima scadenza. Il 31 ottobre – secondo la legge Lorenzin, attualmente in vigore in materia di prevenzione vaccinale – è infatti il termine ultimo entro il quale i dirigenti scolastici sono tenuti a comunicare alla Asl le classi con più di due minori non vaccinati. Un ultimo passo, dopo il quale scattano le multe previste per i genitori di studenti fra 6 e 16 anni. Questi ultimi – dopo essere stati convocati dalla Asl locale, incaricata di sollecitare la vaccinazione – se non hanno provveduto alle vaccinazioni rischiano multe da 100 a 500 euro. Non solo: il giudice oltre a poter disporre sanzioni, può prevedere anche l’affievolimento della responsabilità genitoriale del genitore che si rifiuta di far vaccinare il figlio.
Cosa succede infatti se i genitori sono in contrasto sulla scelta di sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie? “In questi casi – spiega all’Adnkronos Salute l’avvocato Lorenzo Puglisi, specializzato in diritto di famiglia e fondatore dell’associazione Familylegal – prevale l’avviso del genitore favorevole, il quale è libero di vaccinare il figlio in conformità agli obblighi di legge”. Il legale cita una recente sentenza del Tribunale di Milano, ricordando che quest’ultima ha persino previsto che “in caso di contrasto tra genitori separati è ammissibile l’affievolimento della responsabilità genitoriale (limitatamente alla questione vaccini) del genitore contrario, ritenendosi più corretta la scelta dell’altro genitore conforme alla legge e all’opinione scientifica largamente dominante”. Non viene, quindi meno il regime di affido condiviso, ma in deroga ai principi generali che lo governano, viene tollerata una sua parziale “sospensione” nel preminente interesse del minore.
La legge Lorenzin impone a tutti i minori tra 0 e 16 anni vengano somministrati due gruppi di dieci vaccini: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Sono esonerati dall’obbligo i bambini che sono stati già ‘vaccinati’ a seguito di malattia naturale, quando vi sia una certificazione in tal senso del medico curante o in caso di accertato pericolo per la salute in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate.
Per i bambini da 0 a 6 anni, l’obbligo di legge è requisito necessario per l’ammissione alle scuole dell’infanzia, mentre per i bambini e gli adolescenti tra 6 e 16 anni non comporta l’esclusione della frequenza scolastica ma, appunto, sanzioni pecuniarie per i genitori inadempienti.
Per alleggerire gli oneri a carico delle famiglie è nel frattempo andata a regime l’Anagrafe nazionale vaccini, istituita con Decreto del ministero della Salute 17 settembre 2018. Grazie alla comunicazione telematica tra Asl e istituti, per la prima volta i genitori non hanno dovuto presentare alle scuole i certificati di avvenuta vaccinazione.
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