“La situazione è andata avanti per tempo, fino alla causa al tribunale del lavoro”, dice ancora l’ex operatrice del 118 delle Isole Tremiti”. “L’associazione Misericordia risultava ancora attiva e non abbiamo potuto richiedere il fallimento. Come detto, i nostri legali hanno presentato in seguito un’istanza per chiedere il decreto di reiezione per accedere ai fondi dell’Inps”. Ma ad oggi ancora nulla. “A noi questi soldi ci servono per vivere”. Foggia. “Oltre al danno anche la beffa. Prima il licenziamento e ora, dopo anni, siamo ancora in attesa del Trattamento di fine rapporto. Al momento il giudice fallimentare del Tribunale di Foggia continua a non sciogliere la riserva, ma in questo modo procrastina i tempi e ci impedisce di fare accesso, per il tfr, ai fondi dell’Inps, come per legge”. E’ quanto dice a StatoQuotidiano la sig.ra Sara Palumbo, operatrice del 118 delle Isole Tremiti (per Sanitaservice), già in servizio per l’associazione di volontariato Misericordia di Lucera “San Francesco Antonio Fasani”. La vicenda La vicenda, per la quale sono intervenuti negli anni referenti regionali, istituzionali, compresi il dg Asl Foggia Vito Piazzolla, nasce da una controversia riguardante il rapporto contrattuale tra la nuova gestione del servizio e gli operatori che, “a seguito della clausola di salvaguardia, avevano rivendicato il diritto all’assunzione pur essendo in numero superiore a quello previsto dalle direttive regionali“. Numerosi al tempo gli incontri in Provincia a Foggia per evitare il licenziamento, nel 2017, di 15 operatori sanitari del 118 delle Isole Tremiti. A subentrare alla Confraternita Misericordia di Lucera fu, al tempo, l’Associazione di volontariato Avas. “Solo 6 su 15 gli operatori che furono contrattualizzati. Ai diversi tavoli tecnici si concordò per 6 assorbimenti da parte della società in house”, mentre per le altre 4 unità l’Asl di Foggia “si impegnò per un celere ricollocamento delle stesse”. “All’epoca dei fatti fummo innanzitutto licenziati tutti (5 autisti, 5 soccorritori e 5 infermieri)”, dice a StatoQuotidianola sig.ra Sara Palumbo“. “Ricordo che ci fu anche un intervento dell’Ispettorato del lavoro. Al tempo un documento della Regione Puglia cancellò dall’albo delle associazioni la Confraternita Misericordia del presidente Armando Di Benedetto, che al tempo si era auto-contrattualizzato a tempo indeterminato. In seguito ci furono dei controlli dell’Ispettorato del Lavoro, della Guardia di Finanza, con successiva cancellazione dalla stessa Confraternita dall’albo delle associazioni e successivo auto risoluzione del contratto del presidente”. “Siamo stati in 2, come operatori”, continua Palumbo “a presentare istanza legale per il tfr: parliamo di circa 10mila euro in due”. “La situazione è andata avanti per tempo, fino alla causa al tribunale del lavoro”, dice ancora l’ex operatrice del 118 delle Isole Tremiti”. “L’associazione Misericordia risultava ancora attiva e non abbiamo potuto richiedere il fallimento. Come detto, i nostri legali hanno presentato in seguito un’istanza per chiedere il decreto di reiezione per accedere ai fondi dell’Inps”. Ma ad oggi ancora nulla. “A noi questi soldi ci servono per vivere”. Per quanto riguarda il sig. Armando Di Benedetto “In seguito a un bando pubblico, ci risulta che sia stato contrattualizzato nel 2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia”. Ad oggi nessuna risposta.