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Ruggiero, a 19 anni un progetto per la difesa dell’ambiente “L’obiettivo del ragazzo è quella di creare una nuova comunità sensibile contro i cambiamenti climatici.”

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I numerosi danni prodotti dai cambiamenti climatici stanno iniziando a mobilitare anche i più giovani, seriamente preoccupati per il proprio futuro. Tra questi spicca Stefano Ruggiero, un 19enne di Apricena, in provincia di Foggia.

Questi, da sempre attento alle tematiche ambientali, ha costruito un modello per combattere i cambiamenti climatici. Il suo studio, inoltre, è risultato così interessante da essere richiesto direttamente negli States.

IL PROGETTO DI STEFANO RUGGIERO

Intervistato dalla Rai, Stefano Ruggiero ha raccontato di aver sviluppato alcune idee, teorie e collaborazioni per consentire che venga creata una specifica comunità in grado di combattere, a livello internazionale, il climate change, i cambiamenti climatici per l’appunto.

L’apricenese, inoltre, ha mostrato il suo attivo impegno per combattere contro il degrado dell’ambiente, indossano l’apposita t-shirt dei cambiamenti climatici. Questi piccoli passi, dopotutto, consentono di incentivare e sensibilizzare su un argomento che riguarda chiunque.

Come raccontato dallo stesso ragazzo, il suo desiderio di donare un contributo per la difesa dell’ambiente è nato lo scorso luglio, negli Stati Uniti, durante un corso sui cambiamenti climatici e sullo spreco alimentare che si è concluso al palazzo dell’Onu a New York. Non appena tornato nella sua città natale, ha poi partecipato ad un’iniziativa locale, nata con l’obiettivo di pulire un parco a Torremaggiore. Nello stesso anno, Stefano Ruggiero si è poi diplomato a San Severo, presso l’Istituto Fraccareta e poi iscritto al corso di Ingegneria Informatica dell’Università di Parma.

GLOBAL YOUNG SEVEN

È stato proprio nella città emiliana che il ragazzo ha deciso di entrare a far parte nella realizzazione di un metodo di apprendimento internazionale, facente parte del progetto “Global Young Seven”, un progetto all’interno del quale i ragazzi si immedesimano nei rappresentanti dei vari Stati per fornire delle soluzioni concrete in grado di salvare il pianeta.

La speranza, come dichiarato dallo stesso Ruggiero, resta quella di riuscire, attraverso questa nuova metodologia, di sviluppare nuovi cittadini del mondo, per una consapevolezza non solo globale ma anche locale.

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