βOggi Γ¨ accaduto un fatto significativo: i medici hanno sbattuto la porta. Anzi, non lβhanno nemmeno aperta! Erano convocati in Commissione SanitΓ per le audizioni sul Piano di Riordino ospedaliero, a firma di Emiliano, e i rappresentanti di diverse sigle (Anaao-Assomed, Fassid, Fesmed, Fed CISL Medici, Cgil-Fp, Cimo, Anpo-Ascoti-Fials e Fvm) hanno declinato lβinvitoΒ con la seguente motivazione: il provvedimento, di fatto giΓ approvato, non puΓ² essere piΓΉ modificato con la loro partecipazione, quindi inutile, e la Giunta regionale non si Γ¨ mai preoccupata di avviare un processo di confronto vero nel merito. E menomale che Γ¨ la Regione che sbandiera lo strumento della partecipazione, tanto da averne fatto persino una legge (che Γ¨ carta straccia, inutile e fumosa, come denunciammo da subito!). I medici sostengono anche che la Commissione sia stata lβunica sede istituzionale dedita allβascolto, cosa che non ha fatto Emiliano: il presidente ha redatto il suo piano senza lβapporto di nessuno, con qualche tavolo βspotβ con le associazioni che non ha piΓΉ convocato. Non solo: i medici stigmatizzano, nella lettera con cui hanno declinato lβinvito, che con il Piano di Riordino ci sia un massiccio ingresso del privato nella sanitΓ regionale. Il tutto mentre gli ospedali pubblici sono in affanno, tra carenza di personale, turni massacranti e scarso confronto sindacale con i vertici delle Asl. Ma Emiliano non ha voluto correggere il tiro su nulla e ha inviato il documento in corner, in fretta e furia, per non consentire alcuna modifica e non dare modo di poterla nemmeno proporre. I frutti, amari, di questo capolavoro li raccoglieranno, come sempre, i pugliesi. Un motivo in piΓΉ, come centrodestra, per tornare a vincere alla Regione e un motivo in piΓΉ per i cittadini per non votare piΓΉ chi Γ¨ lβartefice di un disastro annunciatoβ.