Sport come coesione sociale. La Regione Puglia ci crede e mette sul tavolo 21 milioni di euro per impianti e manifestazioni sportive. A questa somma vanno aggiuntii circa 5 milioni di euro sui bandi annuali in cui si articolano le politiche sportive regionali.
“È il punto più alto e sfidante di una strategia che dal 2015 punta a incitare alla pratica sportiva tutti i pugliesi di ogni età e condizione sociale, rendendola accessibile, divertente e ingrediente di una vita più sana”.
Così il presidente Michele Emiliano ha commentato l’iniziativa dell’assessore regionale allo Sport per tutti Raffaele Piemontese, sui diversi segmenti delle politiche sportive regionali e sugli interventi sulla rete degli impianti sportivi pubblici e privati.
La conferenza stampa si è tenuta dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del “Programma operativo 2019”, in attuazione del Programma regionale triennale “Linee guida per lo sport. Programmazione regionale per le attività motorie e sportive 2019-2021”, contenente gli schemi di avvisi pubblici, le azioni prioritarie e le tipologie di intervento per l’attribuzione di contributi economici regionali.
“Continuo a credere – ha sottolineato Emiliano – che lo sport sia uno dei linguaggi e delle pratiche più importanti per testimoniare passione, impegno, inclusione sociale, solidarietà, promozione del territorio. Lo sport per noi non è un fenomeno elitario, ma deve diventare uno strumento di coesione sociale, una vera e propria risorsa sociale, culturale e socio-economica che consenta la promozione della persona umana, la sua educazione e socializzazione”.
“La novità più importante riguarda l’incremento degli investimenti sugli impianti sportivi – ha ricordato l’assessore Piemontese – verso cui ci siamo indirizzati dopo il successo ottenuto, lo scorso anno, dal bando che ha finanziato interventi su 102 impianti sportivi comunali con 10 milioni di euro”.
“Grazie anche alle rilevazioni dell’osservatorio del sistema sportivo regionale – ha continuato Piemontese – ci siamo resi conto che i piccoli e grandi impianti sportivi che abbiamo vicino casa sono spesso parte di un oratorio o di una serie di servizi gestiti da una onlus: di qui la decisione di rafforzarci coinvolgendo anche il privato senza fine di lucro, in questa complessiva operazione che rende più moderni, più ecologici o più accessibili gli impianti esistenti o che stimola la costruzione di nuovi”.
I bandi per gli impianti sportivi saranno, dunque, due, entrambi finanziati con 8 milioni di euro: uno riservato ai Comuni che potranno anche non cofinanziare l’intervento che realizza un nuovo impianto sportivo o un’area sportiva attrezzata oppure riqualificarne una realtà già esistente; un secondo bando per i privati in cui è invece obbligatorio il cofinanziamento del 20 per cento, dedicato a associazioni sportive dilettantistiche, parrocchie e enti appartenenti alla chiesa cattolica o altre confessioni religiose, associazioni di volontariato che perseguono prevalentemente finalità sportive e ricreative senza finalità di lucro.
“Plaudo a un programma che interessa una platea enorme di realtà pugliesi, che viene coinvolta nel momento migliore per far circolare efficacemente una così grande mole di opportunità”, ha detto il presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale, Filippo Caracciolo, che ha evidenziato, in modo particolare, “l’importanza del fatto che un’attenzione così incisiva sia rivolta all’impiantistica privata, circostanza che non si registrava da moltissimi anni”.
“Mi piace la scelta di favorire i Comuni più piccoli o di arrivare agli oratori dove un campo di calcio è palestra a cielo aperto di formazione di caratteri e di spirito di comunità”, ha commentato l’assessore Piemontese con riferimento al set di criteri premiali elaborati dalla sezione promozione della Salute e del benessere della Regione Puglia.
“Pensiamo – ha infatti osservato il dirigente della sezione, Benedetto Pacifico – che, privilegiando i comuni con meno di 15 mila abitanti o che non abbiano usufruito, nel quinquennio precedente, di uguali contributi, ampliamo e miglioriamo l’offerta delle attività e dei servizi legati alla pratica sportiva”.
Molto importante il fattore tempo: “Abbiamo anticipato il lancio dell’intero programma – sottolinea l’assessore Piemontese – perché vogliamo che, entro il 30 settembre, tutti siano nelle condizioni di concludere le loro domande di candidatura con progetti esecutivi o definitivi, i lavori potranno partire già dalla data di presentazione della domanda, pur essendo ovviamente condizionati alla valutazione di ammissibilità,ma dovranno concludersi entro un massimo di 12 mesi”.
“Sono tutti dettagli solo apparentemente tecnici – spiega Piemontese -, sono invece il frutto della lezione che abbiamo appreso in questi anni di complessa gestione di risorse e servizi destinati a un mondo ovviamente concentrato sui suoi scopi sociali e agonistici o a Comuni fin troppo stressati da procedure rigide: abbiamo tutti bisogno che la spesa pubblica riconquisti le ragioni profonde per le quali si qualifica e viene riconosciuta come buona”.
Analogo procedimento di revisione e perfezionamento hanno conosciuto le altre misure del programma operativo. Ai 16 milioni di euro su impiantistica pubblica e privata, si affiancano infatti i circa 5 milioni destinati, fra l’altro, ai sette avvisi pubblici che, diversamente dagli anni scorsi, quando erano pubblicati nell’ultimo scorcio dell’anno, sono stati anch’essi anticipati con scadenze fissate a settembre in modo da favorire la più ampia conoscenza e organizzazione da parte di tutti i soggetti a cui sono rivolti.
Si tratta, in particolare, dell’avviso A che destina 200 mila euro a progetti elaborati da istituzioni sociali private, dell’avviso B che mobilita 700 mila euro per manifestazioni e eventi sportivi, dell’avviso C finanziato con 600 mila euro e che si sdoppia prevedendo il sostegno alle eccellenze sportive anche under 18, dell’avviso D che indirizza 950 mila euro verso progetti di istituzioni sociali private e enti locali, dell’avviso F che stanzia 350 mila euro per contributi all’acquisto di attrezzature sportive e dell’avviso G dotato di 300 mila euro da cui attingere contributi a favore della pratica sportiva degli atleti con disabilità.
Altre risorse sono destinate alle scuole, a progetti sportivi per minori sottoposti a pene detentive e mezzo milione di euro è destinato a Grottaglie “Città europea dello Sport 2020”.