Sarebbe morta per annegamento e non strangolata Roberta Perillo, la donna di 32 anni uccisa giovedì scorso a San Severo (Foggia) dal fidanzato reo confesso Francesco D’Angelo. E’ quanto è emerso secondo quanto riferito dal legale della famiglia Perillo, l’avvocato Guido De Rossi, dall’autopsia che è stata eseguita dal medico legale Luigi Cipolloni. Durante l’esame autoptico era presente anche il consulente nominato dalla difesa, Michele Bellomo. Roberta Perillo è stata ritrovata morta nella vasca da bagno del suo appartamento in via Rodi. Sul cadavere non sarebbero stati riscontrati altri segni di violenza se non alcune ecchimosi sul collo.
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