Intervento di Napoleone Cera, presidente del gruppo Popolari
“L’incrocio tra la statale 272 e la provinciale 27, più conosciuto come incrocio di San Matteo, tra San Marco in Lamis e San Severo, visto i recenti episodi, sta diventando un cimitero.
Troppe lapidi si stanno accumulando a bordi della strada a causa dei tanti incidenti che si registrano in un tratto di strada tra i più trafficati del Gargano.
Secondo l’Anas gli incidenti sono dovuti all’imprudenza degli automobilisti e al mancato rispetto della segnaletica stradale.
Io dico che non può essere solo così.
Secondo me, e secondo molti altri automobilisti, la caratteristica dell’incrocio si presta a rendere pericoloso questo tratto stradale.
Non sono un esperto del codice stradale, ma posso affermare che l’incrocio non è sicuro. Non lo è secondo canoni di circolazione su una strada ad alta densità di traffico e in un tratto particolarmente pianeggiante e veloce.
Forse per intervenire bisognerà aspettare un maggior numero di morti e incidenti, come se la sicurezza stradale fosse qualcosa da realizzare secondo un elenco di tragedie e lutti.
Certo occorre rispettare la segnaletica stradale, ma si possono fare interventi concreti per evitare ulteriori vittime. Magari pensando a restringimenti di carreggiata, a dissuasori di velocità, oppure realizzando un rondò che rallenti i veicoli e garantisca la sicurezza di tutti”. /comunicato