In data 20 giugno u.s. Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di San Severo e del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, nel corso di un servizio di controllo e prevenzione del territorio, rivolto a contrastare i reati predatori commessi nel centro cittadino hanno tratto in arresto due giovani del posto, un ventitreenne ed un minorenne perché colti in flagranza di reato di furto in appartamento.
Nel pomeriggio di ieri gli Agenti intervenivano in una via del centro per segnalazione di rumori sospetti in un appartamento, sul posto gli operatori si disponevano in modo da poter cinturare la zona per evitare la fuga di eventuali malfattori. Nella circostanza dopo un primo sopralluogo esterno i Poliziotti non notavano segni di effrazione sulla porta principale, ma si vedeva una delle finestre del palazzo aperta. Da informazioni assunte si apprendeva che i proprietari erano alla veglia funebre di un congiunto e pertanto non vi era nessuno in casa.
Gli Agenti proprio li vicino intercettavano un ragazzo minorenne che con fare sospetto si dirigeva nelle vie limitrofe per raggiungere un motorino. Avuto sentore che il ragazzo potesse svolgere il ruolo di “palo” veniva subito raggiunto dagli Agenti e sottoposto al controllo.
Ricevute le chiavi dell’abitazione gli Agenti effettuavano un sopralluogo all’interno dell’abitazione, ove constatavano che la camera da letto era stata messa a soqquadro. Attraverso una scala gli Agenti riuscivano con non poche difficoltà ad arrampicarsi sul tetto dell’abitazione, ove avvistavano su uno dei tetti delle palazzine adiacenti, una persona distesa a terra indossante dei guanti.
Il giovane dopo essere stato invitato a non commettere gesti che mettessero a rischio la propria incolumità, veniva aiutato dagli Agenti a salire sulla terrazza e mettersi in sicurezza. I successivi accertamenti consentivano di appurare che il giovane occultava all’interno di un borsello diversi monili in oro asportati dall’appartamento in questione ed inoltre veniva trovato in possesso oltre ai guanti, anche di un cacciavite.
I due fermati venivano condotti negli Uffici del Commissariato, ove dopo le formalità di rito, si appurava essere fratelli.
Per il maggiorenne venivano disposti gli arresti domiciliari, mentre per il ragazzo minorenne dopo l’affidamento al genitore, veniva disposta la permanenza domiciliare.
21.06.2019