Nazario Tricarico si dimetterà dalla carica di consigliere. Alcuni amici e parte del quadro politico continuano a non ritenere giusta questa scelta,tra l’altro ampiamente annunciata prima che mi candidassi.
Credo sia giusto chiarire una volta per tutte il senso di questo atto, che ha due obiettivi, uno puramente simbolico ed educativo, l’altro sostanziale, relativo cioè ad una nuova concezione dell’Amministrazione comunale.
Pensavo di ricevere unanime apprezzamento per quello che ai miei occhi appare come un fatto normale, dovuto, giusto, in linea con un’idea dell’istituzione comunale basata sulla netta differenza tra il ruolo esecutivo del Sindaco e quello di indirizzo e controllo dato ai consiglieri comunali e invece. Forse è il caso di spiegare bene come stanno le cose.
Quando ho dato la mia disponibilità per ricoprire il ruolo di Sindaco l’ho fatto perché animato da una grandissima voglia di fare. Volevo e voglio realizzare, lavorare, governare San Severo per darle una prospettiva diversa, concreta.
È per questo che mi sono candidato, per fare il Sindaco. Punto.
Il ruolo del Consigliere Comunale, oltre ad essere superato in termini di concezione della politica locale, può essere un ottimo esercizio di dialettica e conoscenza dei meccanismi amministrativi che a me, personalmente, non serve. Ho ricoperto questo ruolo in passato, sperimentando anche la sua scarsissima incidenza sugli esiti dell’azione amministrava.
Oggi, considerati gli strumenti che la Legge mette a disposizione di ognuno di noi, è molto semplice esercitare forme di controllo diffuso sugli atti della Pubblica Amministrazione. La normativa cosiddetta FOIA (Freedom of Information Act), introdotta con decreto legislativo n. 97 del 2016 sancisce questo principio.
L’opposizione l’ho fatta fuori dall’aula, i quasi 5000 voti li ho messi insieme esercitando un ruolo politico sostanziale e non formale nella città, fuori dagli spettacoli di oratoria spicciola che spesso vanno in scena durante i consigli comunali.
Infatti, alcuni giganti dell’aula si sono spesso dimostrati incapaci di costruire la politica fuori da quella sala.
Con questo non voglio dire che i consiglieri comunali servano a poco quanto niente, mi limito a dire che in questo momento è necessario lavorare sulla rete della cittadinanza attiva e non attiva, coinvolgendo tutti nell’amministrazione della città.
Il governo della complessità e della rete, quello è il lavoro che mi vedrà impegnato, proiettando la gente verso forme di indirizzo e controllo diffuso sull’azione amministrativa di chi ha vinto le elezioni e deve governare.
In Consiglio ci andrà la prof. Lidya Colangelo che non parlerà a nome e per conto di se stessa ma di quella rete di cittadini che ha a cuore San Severo. Come vedete, sto per assumere un ruolo ben più delicato.
Come ho già detto, voglio costruire, voglio agire, voglio lavorare per la città.
La sentinella sugli atti posso farla comodamente da casa. E se non dovesse bastare c’è Lidya che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per tutti.
Io volevo e voglio favorire una nuova classe dirigente. Con l’elezione di Lidya e con la lista presentata di Città Civile ho fatto un grande regalo alla mia città. Tutta gente di qualità, questo progetto non è solo Nazario Tricarico.
Ci sono ragazzi straordinari che non tradiranno le aspettative.