Indagine su assenteismo

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I provvedimenti della Direzione Generale 

In riferimento alle ulteriori notizie divulgate a mezzo stampa, relativamente all’indagine della Guardia di Finanza sui casi di assenteismo riguardanti alcuni dipendenti della ASL Foggia, la Direzione Generale comunica di aver adottato, in data 21.05.2019, i provvedimenti di sospensione dal servizio a carico degli otto dipendenti destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Tali provvedimenti sono stati adottati immediatamente dopo la notifica formale, da parte degli organi inquirenti, della relativa ordinanza della magistratura.

L’ordinanza di custodia cautelare, altamente lesiva, nella sua gravità, dell’immagine dell’intera Organizzazione, non ha purtroppo colto di sorpresa questa Direzione Generale che da tempo aveva avviato una parallela indagine interna.

Le indagini della Magistratura sembra abbiano avuto inizio nel 2013 giungendo sino a fine anno 2017. Nel mese di marzo 2018 la Guardia di Finanza ha acquisito dalla ASL documentazione riguardante le attività investigative.

Naturalmente, a seguito della acquisizione di tale documentazione, questa Direzione, per il tramite della Commissione di Disciplina, ha avviato immediati controlli a tappeto che hanno riguardato l’intera attività di rilevamento presenze, in particolare nell’ambito territoriale del Distretto Socio Sanitario di San Severo.

Sono state esaminate n. 85 posizioni anomale; sono stati aperti n. 15 procedimenti disciplinari e comminate altrettante sanzioni che hanno previsto, in alcuni casi, anche la sospensione dal servizio. I provvedimenti riguardanti i dipendenti coinvolti nell’indagine della Guardia di Finanza sono stati, invece, sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta.

Tale attività di controllo si è gradualmente estesa a tutti i dipendenti della ASL. Ad oggi sono stati chiusi, per varie motivazioni, n. 130 procedimenti disciplinari che hanno portato a numerose sanzioni, tra cui sospensioni dal servizio e un licenziamento.

La Direzione Generale ritiene opportuna questa ulteriore specifica a tutela dell’immagine dell’Azienda, gravemente lesa, come pure quella di tutti i dipendenti che vi operano con serietà e dedizione e il cui lavoro non deve essere offuscato dai comportamenti inaccettabili e inqualificabili di questi dipendenti che, peraltro, saranno chiamati a rispondere delle loro azioni in termini di responsabilità individuali.

È doveroso infatti concludere segnalando che la maggior parte delle persone, donne e uomini (oltre 4.000 operatori di ruolo e oltre 1.000 tra convenzionati e collaboratori) svolge il proprio lavoro, contribuendo alla crescita dell’Azienda, nel rispetto dell’orario di lavoro e delle funzioni assegnate.