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Esplicite e ripetute minacce di morte ai danni di una dipendente dell’Asl Foggia dopo il blitz della Guardia di Finanza del 15 maggio scorso

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Tardio Annalisa, da una settimana a questa parte, sta ricevendo ripetute ed esplicite minacce di morte, sulle quali sta già indagando la Polizia Giudiziaria.

La Tardio, dipendente dell’ASL Foggia, aveva prestato servizio presso l’Ufficio Rilevazioni Presenze e Assenze di San Severo nel periodo oggetto di attenzione e di contestazioni da parte della Guardia di Finanza nell’ambito del blitz del 15 maggio scorso che ha visto l’arresto per truffa ai danni di ente pubblico di otto dipendenti dell’Asl Foggia in servizio a San Severo e, pertanto, probabilmente ritenuta delatrice, e quindi responsabile dell’avvio delle indagini, o comunque collaboratore di giustizia.

La dipendente, non coinvolta nelle indagini della Guardia di Finanza, dichiara la propria completa estraneità ai fatti che hanno portato agli arresti del 15 maggio u.s. dei quali la Tardio non poteva, né avrebbe potuto, del resto, avere contezza, sia perché relativi a personale dipendente dell’ASL FG che la stessa non aveva avuto in gestione nel periodo in contestazione (essendo in carico ad altri dipendenti addetti all’ufficio), sia perché non avrebbe potuto avere cognizione dei loro movimenti e dei loro spostamenti, per essere stata lontana, proprio fisicamente, dai luoghi di lavoro e di marcatempo dei dipendenti indagati.

Pertanto, convinta che la Giustizia debba sempre prevalere sul crimine, qualsiasi sia la sua forma, dichiara la propria completa estraneità a qualsivoglia addebito di coinvolgimento nelle indagini che hanno portato agli arresti della settimana scorsa.

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