La legge è legge, le regole son regole e l’incolumità delle persone viene prima di tutto. Un popolo diviso tra favorevoli e contrari, ma nel frattempo chi fugge e sfugge è un’antica tradizione. Patrimonio tramandato da generazioni svanito e svilito.
Ebbene, a festa giunta al termine, si appalesano commenti e considerazioni al riguardo a cui non si può dar torto o ragione. Chi l’ha trovata fin troppo ridimensionata e chi l’ha dichiarata adeguata. Di certo per molti una festa messa a tacere perché troppo fastidiosa, in quanto rumorosa e pericolosa. Messa a tacere perché è davvero troppo tutto questo ardore verso la Patrona di questo paese.
E Lei, Maria Santissima, come l’avrà presa dopo che intere schiere di “ANGELI FUJENTI” nel corso degli anni hanno reso onore al Suo Soccorso con ogni ardita e imprudente corsa, sotto il Suo amorevole e protettivo sguardo, sfidando fuoco e fragore?!
Nessuno potrà darci una risposta, ma la Santa Madre dei sanseveresi sembra, quest’anno , che per quieto vivere abbia spronato i suoi figli a far silenzio.
Maestosa, Gloriosa e Meravigliosa come sempre, anch’essa appare SILENZIOSA.
SILENZIOSA nel guardare il cielo che a tratti promette bene ed a tratti promette solo che piova tanta acqua da mettere a dura prova i suoi fedeli.
SILENZIOSA tra le vie, con i suoi devoti al seguito, che sotto una pioggia improvvisa, cerca riparo presso una fortunata famiglia che ha l’onore di accoglierla, aprendo le porte della propria casa.
SILENZIOSA nel vedere i suoi Santi Angeli sparire improvvisamente e sentire le bocche innocenti delle anime pure dei bambini, proferire che sono solo volati via.
SILENZIOSA nel vedere i Santi accompagnatori San Severo e San Severino che per proteggersi sembrano giocare a nascondino.
SILENZIOSA nel suo cammino su quelle strade che non tremano più sotto le vibrazioni delle esplosioni delle batterie.
SILENZIOSA nel vedere i suoi FUJENTI che non possono più scalpitare, correre ed urlare al finale.
Eppure, in tutto questo SILENZIO, Maria Santissima del Soccorso, nel suo cuore avrà palpitato di gioia, perché tutto potrà essere stato vietato o limitato ai sanseveresi, ma nessuno ha potuto negar loro di far echeggiare nell’aria le voci che urlano “EVVIVA MARIA” e di far tanto rumore e fracasso con i palmi delle mani che applaudono alla Regina di questa città.
Teresa Francone.
Teresa Francone.