Italia in Comune Puglia sarà tra i firmatari della Legge di iniziativa popolare per la transizione energetica e l’Idrogeno rinnovabile. Lo hanno fatto sapere i vertici regionali del partito che, da sempre, si è connotato per la sua forte vocazione ambientalista.
La proposta di legge, già presentata in Senato, mira a inserire nell’agenda politica strategie e investimenti per la tutela dell’ambiente, la de-carbonizzazione, lo sviluppo delle infrastrutture per l’idrogeno con un ‘Piano nazionale idrogeno’ adeguato e risponde all’appello alla società civile di tutto il mondo del Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres affinché non si superino 1,5 °C di aumento della temperatura media del pianeta, rispetto ai livelli preindustriali.
“La proposta, che gode anche del patrocinio dell’ANCI, in sostanza punta ad allineare l’Italia agli altri Paesi che hanno scommesso nella transizione dai combustibili fossili verso fonti di energia rinnovabili e pulite– ha spiegato il presidente regionale di partito, Antonio Nunziante –In Paesi come la Franciagià esiste una normativa del genere ed, in generale, l’Europa da molti anni si sta muovendo legislativamente per creare un contesto favorevole allo sviluppo delle energie rinnovabili. E’ paradossale che in Italia, dove abbiamo una ricchezza e una potenzialità notevoli, in particolare nel Sud per le favorevoli condizioni climatiche e per la presenza del sole per tutto l’anno, siamo indietro”.
Una ‘proposta nella proposta’ è quella che arriva da Davide Carlucci, vicecoordinatore regionale: “in coerenza con gli indirizzi comunitari, la proposta di legge affida un ruolo di primissimo piano all’efficientamento energetico. Se tutti noi sindaci d’Italia, di qualsiasi colore e schieramento, iniziassimo a programmare, ad esempio, interventi di conversione energetica per tutti gli edifici pubblici, i cimiteri e le scuole, avremmo un risultato immediatamente sensibile. Stesso dicasi se facessimo scelte ‘green’, per esempio, per le auto della polizia locale o gli scuolabus, acquistando mezzi a energia elettrica rinnovabile. Abbiamo davvero l’opportunità di cambiare le cose. L’invito è, insomma, a non sprecarla, almeno per noi amministratori che dobbiamo dare il buon esempio”.
“La scelta di Taranto, città che, ultimamente, finisce alla ribalta mediatica quasi esclusivamente per la cronaca nera ed il cui nome è tristemente accomunato oramai alla sola questione Ilva, come partenza di questo percorso virtuoso è un bellissimo segnale.- ha detto Armando Grassi, neoeletto presidente per la provincia tarantina, commentando la scelta di far partire il ‘tour’ che porterà la proposta di legge nei territori dall’Università degli Studi della sua città, il prossimo 30 marzo- Taranto è una delle città più belle d’Italia, è una città che sta affrontando, da sola, una questione nazionale, una città che, insomma, merita di meglio. Tra le conseguenze che l’applicazione della Legge avrebbe se la proposta fosse approvata, non si dimentichi anche la creazione di nuove opportunità di lavoro collegate alla transizione energetica e alla green economy in generale, unitamente allo sviluppo industriale nel settore green e alle economie dei territori. Sarebbe un sogno se a Taranto la parola ‘industria’ non facesse più rima con ‘morte’ ma solo con ‘lavoro’”.