“Non ci fermerete, noi andiamo avanti nel nostro lavoro; lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie e alla comunità che ci ha dato fiducia. Noi non ci rassegniamo. Noi non ci arrendiamo!” – ha dichiarato il primo cittadino Oggi è una giornata triste, di quelle che vorresti cancellare.
È stata trovata dietro la porta della delegazione di Macchia una busta contente un teschio umano e minacce di morte rivolte a me, alla mia famiglia e all’assessore e amico Generoso Rignanese.
Un atto intimidatorio che ci riporta nello sconforto e che prova a seminare paura.
Ora siamo qui dai Carabinieri perché è solo con la legalità che si risponde a questi atti vili di chi prova a minare la serenità di un sindaco, di un assessore.
A queste persone voglio solo dire: non ci fermerete, noi andiamo avanti nel nostro lavoro; lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie e alla comunità che ci ha dato fiducia.
Noi non ci rassegniamo.
Noi non ci arrendiamo!