“Prima lo sviluppo”, questo il titolo dell’evento di Italia in Comune Puglia, ‘andato in scena’ ieri al cinema Galleria di Bari, conteneva già nella intitolazione un chiaro manifesto a quelle che si vorrebbe fossero le priorità per il Paese. Non ha tardato, poi, a spiegarlo meglio Davide Carlucci, Presidente provinciale di Italia in Comune Bari: “ Noi siamo per la solidarietà e non per l’egoismo sociale, siamo per i temi e non per gli sloga. Insomma, in questo contesto in cui assistiamo a un escalation di argomentazioni che sembrano più poste per dividere che non per unire, noi ci poniamo come forza propositiva, non distruttiva”.
Quindi, la parola è passata agli ospiti, in primis gli esponenti politici presenti, chiamati a fornire un quadro della situazione, tracciando una mappa degli strumenti oggi a disposizione dell’impresa. Sburocratizzazione delle procedure, tassazioni agevolate, sgravi fiscali e riconoscimento ufficiale delle ZES, al centro degli interventi di Michele Emiliano, Antonio Decaro e Mino Borracino.
“Bene fa Italia in Comune ad avere fra i temi prioritari quello dello sviluppo, ad essere partito dal mondo delle imprese. Il coinvolgimento dei comuni è necessario per la regione poiché gli amministratori locali vivono i territori, sanno di cosa le rispettive realtà hanno bisogno, sono in grado di elaborare delle istanze per aumentare davvero l’attrattività degli investimenti”, sono state le parole del governatore regionale. A lui, quindi, è stata mossa proprio la prima richiesta del partito, quella di invertire il modus operandi, fare in modo, cioè, che la regione parta dall’ascolto dei territori per pensare, quindi, a strumenti di pianificazione strategica (oggi carenti, a detta dello stesso Emiliano) realmente rispondente ai bisogni degli stessi: “così come Italia in Comune si sta prefiggendo di ascoltare gli imprenditori per recepirne le istanze, così la Regione dovrebbe fare con gli amministratori locali”, le parole di Carlucci.
Per sindaco metropolitano Antonio Decaro la chiave di lettura per scardinare i meccanismi di sviluppo sta nella collaborazione: “lavorare insieme noi tutti i comuni dell’ area metropolitana e, quindi, aprirci anche ai territori delle altre province, rimanendo capaci di valorizzare, ciascun territorio, la propria identità e vocazione artigianale e industriale”.
Analitico l’approccio degli esperti in sala, Federico Pirro e Ugo Patroni Griffi. Quest’ultimo, tra i massimi esperti di Zes, ha parlato del necessario utilizzo di questo strumento in termini di interregionalità.
Quindi, è stato dato spazio alle testimonianze aziendali: sulla stessa linea di pensiero Sergio Fontana della Farmalabor di Canosa di Puglia, e Maria Rita Costanza del Gruppo Zucchetti-Mcnil di Gravina, aziende, entrambe, da poco insignite di due diversi premi per l’innovazione (il Premio dei Premi, la prima ed il premio ANGI, la seconda): “non chiediamo alla politica di risolvere i nostri problemi, nessun imprenditore serio lo farebbe. Semmai, gli chiediamo zone industriali con i servizi. Il resto, lo dobbiamo fare noi. Questo è indubbio”. A intervenire, altri colossi dell’innovazione come Exprivia, rappresentata dal suo AD Domenico Favuzzi, che ha recentemente partecipato a Connext2019 o aziende storiche come la Paulicelli, con la sua lunghissima tradizione nel settore dell’allestimento di luminarie, e la Granoro di Corato.
A Michele Abbaticchio, coordinatore regionale del partito fresco di nomina anche al coordinamento nazionale in qualità di vice di Pascucci, sono spettate le conclusioni: “Penso sia positivo, intanto, essere riusciti a riunire intorno allo stesso tavolo così tanti interlocutori diversi”.