ITALIA IN COMUNE: LINEA DURA CONTRO XYLELLA, BASTA CON I SANTONI, SÌ ALL’AMBIENTALISMO RESPONSABILE
“Il batterio che, da anni, infesta il Salento si sta pericolosamente avvicinando al capoluogo. Il problema della xylella ha già iniziato a interessare alcuni comuni nel circondario di Bari, come Monopoli.
Se finora la strategia della Regione è stata quella di abbattere le piante infette e prevedere interventi finanziari a favore delle aziende agricole colpite, ora sarebbe il caso di intraprendere una politica ancora più decisa e lungimirante: siamo in emergenza!
Serve un programma dettagliato, una strategia d’azione coerente, un piano operativo celere. Non possiamo perdere più un minuto”. Sono duri i sindaci di Italia in Comune Puglia dinanzi alle ultime notizie riguardanti il batterio della xylella fastidiosa che pare si stia avvicinando sempre più alla Valle d’Itria dal Salento.
“La Regione Puglia deve bloccare l’avanzamento dell’infezione senza se e senza ma. Come? Con gli strumenti normativi di cui dispone e avendo il coraggio di creare delle barriere naturali nei territori “cuscinetto”. Con una legge immediata, ad esempio, che permetta il contenimento della fitopatia superando tutti i vincoli paesaggistici ed ambientali; con misure straordinarie e urgenti ma soprattutto efficaci. In ballo c’è la storia, la salubrità, il futuro stesso di un territorio! Inutile ricordare che l’arrivo dell’infezione nel territorio del sud-est barese e della Valle D’Itria oltre a compromettere il paesaggio degli ulivi monumentali, creerebbe un danno incommensurabile all’economia locale”.
“Non vogliamo sollevare polemiche dinanzi alla minaccia di disastro ambientale che si sta paventando, ma occorre una linea di azione coerente e definita per affrontare una problematica che non è certo nuova. Non si dia spazio ed ascolto ai ‘santoni’ che predicano sulla materia: l’unica certezza sulla quale concordano tutti gli studiosi ed esperti del settore è che mai nessuna pianta infetta da Xylella fastidiosa è sopravvissuta all’infezione e al momento non esistono reali speranze di interventi curativi validi”.
Nei Comuni in cui siamo presenti siamo pronti a fare la nostra parte. Ad Acquaviva, di concerto con la task force della Regione e con gli olivicoltori, si è deciso di stilare un decalogo di comportamenti che puntino a prevenire la diffusione del batterio. Tutto questo in attesa che si diano ai Comuni, da parte dello Stato e della Regione, gli strumenti normativi per rendere cogenti, come ha chiesto il 21 dicembre in un ordine del giorno il Comune di Putignano, quelle che per ora, nelle zone non ancora infette, non possono essere che semplici raccomandazioni.
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