La data di inizio dei saldi invernali 2019 sarà il 5 gennaio per tutte le regioni tranne una, la Basilicata, dove inizieranno il 2 gennaio. La fine dei saldi invece non avverrà uniformemente, ma oscillerà da metà febbraio per la Liguria e il Trentino-Alto Adige a inizio aprile per la Campania. Nella maggior parte delle regioni, comunque, finiranno tra fine febbraio e inizio marzo.
Le date dei saldi invernali, regione per regione:
Abruzzo: 5 gennaio – 5 marzo
Basilicata: 2 gennaio – 1 marzo
Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio
Campania: 5 gennaio – 2 aprile
Emilia-Romagna: 5 gennaio – 5 marzo
Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo
Lazio: 5 gennaio – 28 febbraio
Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio
Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo
Marche: 5 gennaio – 1 marzo
Molise: 5 gennaio – 5 marzo
Piemonte: 5 gennaio – 28 febbraio
Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
Sardegna: 5 gennaio – 5 marzo
Sicilia: 6 gennaio – 15 marzo
Toscana: 5 gennaio – 5 marzo
Umbria: 5 gennaio – 5 marzo
Valle D’Aosta: 3 gennaio – 31 marzo
Veneto: 5 gennaio – 31 marzo
Trentino-Alto Adige: 5 gennaio – 16 febbraio
I saldi: da dove arrivano? Perché si chiamano così?
I saldi sono le vendite a prezzi ridotti nel settore dell’abbigliamento. In Italia si fanno due volte ogni anni: dopo le feste natalizie e ai primi di luglio (anche se adesso con il Black Friday qualcosa sta cambiando anche dalle nostre parti). La parola “saldi” viene dal lessico commerciale: la differenza tra le entrate e le uscite sono un “saldo”, positivo o negativo: i “saldi” sono quindi la vendita dei capi che non sono stati venduti in negozio alla fine della stagione.
Le prime leggi sui saldi risalgono al periodo fascista, durante il quale erano state introdotte due categorie di vendite speciali: le “vendite straordinarie” e le “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Una legge del 1980 stabilì poi che fossero le Camere di commercio a definire i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, e stabilì che i saldi non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 ci fu un nuovo intervento sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando iniziare i saldi.
Alcuni consigli per evitare fregature
I negozi devono rispettare alcune regole per fare i saldi:
– Il prezzo originale di ogni prodotto in saldo deve essere sempre indicato in modo chiaro e inequivocabile, vicino alla percentuale di sconto e al prezzo scontato.
– Le merci in saldo devono essere tenute in zone separate rispetto a quelle non in saldo, in modo che i clienti non confondano i capi non in saldo con quelli scontati.