Sento da sempre più parti e in maniera sempre più insistente che il nostro Ospedale “Teresa Masselli” sarebbe a rischio chiusura. La politica sanitaria che è stata messa in atto dai vari Governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni è stata orientata ad un progressivo taglio della spesa e ad una cosiddetta “razionalizzazione” delle risorse destinate alla sanità. Chi ne ha risentito maggiormente sono state le Regioni meno virtuose, tra cui la Puglia, che per “uscire” dal “Piano di Rientro” ha dovuto sacrificare numerosi Ospedali più periferici, tra cui l’Ospedale di S. Marco in Lamis, quello di Lucera e quello di Torremaggiore. La razionalizzazione delle risorse ha comportato contestualmente un potenziamento degli Ospedali maggiori (in provincia di Foggia il Riuniti e Casa Sollievo Sofferenza) . Ora sarebbe a rischio dunque anche il nostro “Teresa Masselli”. Troppo piccolo per essere ancora in attività! Troppo costoso per mantenerlo ancora in piedi! Ma si trascura un dato importante: l’Ospedale di San Severo ha un bacino di utenza con una popolazione di circa duecentomila abitanti! Dove si recheranno queste persone in caso di necessità? Ovviamente saranno convogliate verso gli Ospedali Centrali di Foggia e San Giovanni Rotondo! Intaseranno ancor di più le già affollatissime sale d’attesa dei Pronto Soccorso dei suddetti Ospedali, creando disservizi, malumori e sfiducia nella popolazione locale.
dott. Donato Melchionda
(ideaAmo San Severo)