Come dimostra il grafico qui sotto, statisticamente i reati “classici” sono in diminuzione in tutta Italia da prima del 2013.
Questo è dovuto a diversi fattori generali, non ultimo la sfiducia dei cittadini a denunciare alcuni reati e il contemporaneo diffondersi di altri reati non riportati nel grafico ( ad es. ecomafie, corruzione, usura , gioco d’azzardo, truffe informatiche etc.).
Inoltre i dati del 2018 sono ovviamente fermi a settembre, pertanto mancando nel calcolo 3 mesi è normale una maggiore diminuzione dei reati rispetto agli anni precedenti.
Quindi chi si intesta ( sia esso un sindaco o un ex ministro) il merito di questa diminuzione dei reati classici non dimostra molta serietà, ma solo l’ossessione di fare propaganda a qualsiasi costo.
Infatti dovrebbe poi per coerenza assumersi anche la responsabilità di quanto aumentano i reati, soprattutto quelli legati alle ecomafie, alla corruzione, al gioco d’azzardo ect.
La verità è che statisticamente i reati “classici” nel complesso sono in diminuzione da molto prima dell’insediamento di Minniti (12.12.2016) o di qualche ridicola “dieta”.
E se la diminuzione statistica dei reati “classici” fosse un dato tranquillizzante non si capirebbe tutto il clamore mediatico che è stato fatto a San Severo e provincia in questi ultimi 4 anni, visto che gli stessi stanno diminuendo da molto tempo.
Invece questo dimostra che le statistiche purtroppo non raccontano la vera gravità delle tragedie.
La morte di un ragazzino di 16 anni nei pressi del Teatro ad opera di un altro minorenne armato di pistola non era solo un numero.
La strage di San Marco in Lamis non si trattava solo di altri quattro morti, ma era una mattanza senza precedenti per le sue particolarità.
Far finta di non capire questo vuol dire essere stupidi o in malafede.
E adesso che è calato il sipario sulla farsa elettorale andata in scena l’altra sera al Teatro Verdi, ci si accorgerà con amarezza che le tragedie di San Severo sono ancora tutte lì drammaticamente presenti, tra i giovani abbandonati, le periferie degradate, i disoccupati disperati.
Ma purtroppo come diceva un famoso scrittore “ i politici spesso usano le statistiche come gli ubriachi i lampioni: più per sorreggersi che per illuminare!”
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