Il Garante del contribuente per la Puglia ha disposto l’archiviazione dell’esposto avanzato dal Movimento 5 Stelle di Manfredonia al riguardo dell’ipotetica errata applicazione, da parte del Comune di Manfredonia, della quota variabile della TARI sulle seconde case.
Il 28 novembre 2017 l’organo monocratico pugliese aveva ricevuto un esposto attraverso il quale il Movimento 5 Stelle – sezione di Manfredonia “lamentava che il Comune di Manfredonia aveva illegittimamente applicata la quota variabile della TARI sulle seconde case”. L’Amministrazione aveva rassicurato la cittadinanza, spiegando che Manfredonia non era tra le città che sarebbero state tenute al rimborso, come aveva chiesto il Ministero competente ai Comuni che avevano sbagliato i calcolo, perché “Gli uffici tributari hanno calcolato per box, cantine, depositi e tettoie soltanto la quota fissa (riferita ai metri quadrati), computando la quota variabile una sola volta nell’abitazione”. Il 29 marzo 2018 sono state presentate le controdeduzioni del Comune di Manfredonia, con le quali veniva rigettata “con idonea motivazione la eccezione sollevata dal ricorrente, ritenendo che la quota variabile vada calcolata per ciascuna utenza posseduta”.
Il Garante, dottor Salvatore Paracampo, ha osservato che “pregiudizialmente, in presenza della decisione di rigetto, quest’Organo di garanzia non ha alcun potere ordinario e/o sanzionatorio per contrastare tale decisione”. Il che vuol dire che i ricorrenti, nel migliore dei casi, hanno sbagliato il soggetto a cui rivolgersi.
Ma non è nemmeno così, visto che “Tali poteri – continua il Garante – sono attribuiti al Giudice tributario, al quale però può rivolgersi ogni singolo contribuente e non un movimento politico”: una tirata d’orecchi anche più vigorosa, rispetto alla precedente affermazione.
Il dottor Paracampo aggiunge, infine, che “Peraltro, se fossero ravvisabili le illegittimità denunciate, i singoli contribuenti potrebbero impugnare nei termini di legge, davanti al TAR competente, la delibera di approvazione dell’imposta”.
Il Garante, pertanto, nella specie, non ha potuto fare altro che archiviare la pratica, disponendo di comunicarlo sia al Movimento 5 Stelle locale e sia al sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.