Foggia conquista il podio, tra le province dell’Italia meridionale, in fatto di progettualità riguardanti il Servizio Civile. Son ben 17, infatti, i progetti di servizio civile elaborati dalle professionalità della provincia e approvati dalla stessa. I progetti, daranno la possibilità a 110 giovani ragazzi di partecipare all’esperienza sociale del Servizio Civile.
Tra i 17 progetti, 16 hanno valore a livello nazionale, mentre uno ha carattere internazionale, sviluppandosi in Polonia. Il tutto è stato reso pubblico, sul sito internet della provincia di Foggia. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature e della documentazione necessaria è fissato per il prossimo 28 settembre. Entro questa data, infatti, sarà possibile scaricare dal sito istituzionale il bando e la domanda di partecipazione da compilare.
SERVIZIO CIVILE
Un importante punto di riferimento per enti e associazioni presenti su un intero territorio, quello della Capitanata. È questo che rappresenta l’esperienza foggiana, all’interno del Sud Italia, in tema di Servizio Civile. La provincia, infatti, ha avviato da ormai 15 anni un percorso che vede intersecarsi il settore pubblico con il terzo settore e il volontariato attraverso un ampio ventaglio di progetti, dall’alto profilo qualitativo, che hanno coinvolto migliaia di giovani volontari.
Il servizio civile non solo concede lustro all’impegno dell’ente provinciale, ma è motivo di sviluppo del territorio pugliese. I progetti, susseguitisi in questi anni, infatti, si sono resi fondamentali nel miglioramento di un sistema di welfare tutto made in Puglia. Tali progettualità, inoltre, rappresentano una grande occasione anche per tutti coloro che decidono di affacciarsi al mondo del volontariato che si identifica non solo come un’esperienza di crescita personale, ma consente anche di acquisire competenze professionali.
I dati parlano chiaro: i progetti di Servizio Civile proposti in questi ultimi anni dalla provincia di Foggia hanno coinvolto ben 3.600 ragazzi, tutti volontari, e sono stati accompagnati da 20 milioni di euro a fronte dei rimborsi offerti loro.