Abbiamo scritto che, dati ministeriali alla mano, la Puglia ha concluso lo 0% dei progetti di ristrutturazione ERP con i fondi ricevuti grazie al decreto del 2015 e l’assessore Pisicchio con una originale “smentita” che ha confermato la nostra tesi ha risposto, per giunta gridando alla “fake news”, non con un elenco dei progetti conclusi ma con una lista dei progetti avviati. Ma la domanda rimane: quanti ne sono stati conclusi? Pisicchio vuole dunque negare che la Puglia ad oggi non ha completato neanche uno dei progetti di ristrutturazione per i quali ha ricevuto fondi nel 2015? Ci auguriamo che l’assessore questa volta ci risponda senza eludere la domanda.
Eppure i dati ministeriali sull’utilizzo dei fondi per l’edilizia residenziale pubblica in Puglia sono tristemente chiari nonostante le improvvide smentite dell’assessore: in Puglia sono stati ammessi a finanziamento 788 alloggi e ad oggi sono stati conclusi lo 0% dei progetti di ristrutturazione a differenza di quanto accaduto in tutte le altre regioni d’Italia. Forse l’assessore ci vuol far credere che altrove le procedure siano più semplici o che il cemento si solidifichi più velocemente in Molise che in Puglia?
Ma c’è di peggio, in questo caso infatti ci stiamo riferendo ai progetti della cosiddetta “Linea B1” quelli per finanziamenti da 15.000€ a 50.000€ per i quali esisteva solo una scadenza di avvio dei progetti entro 12 mesi ma non esisteva un termine per la conclusione lavori; studiando i dati ministeriali abbiamo fatto un’ulteriore agghiacciante scoperta riguardante invece i progetti della “Linea A1”, piccoli finanziamenti partiti sempre con il decreto del 2015, fino a 15.000€ da concludersi entro 60 giorni che non rientreranno nel prossimo decreto. La notizia è che per questi progetti erano stati ammessi a finanziamento 222 alloggi e ne sono stati conclusi solo 111 ovvero, solo il 50%, pur trattandosi di piccoli interventi da concludersi entro 60 giorni per i quali non regge neanche la scusante della “complessità degli interventi” addotta dall’assessore. Noi ci chiediamo: ma in questi anni la Giunta cosa ha fatto? Perchè non ha controllato? Vorremmo a questo punto anche comprendere dove sono finiti i fondi che erano comunque stati stanziati per i restanti 111 interventi.
E così questo governo regionale che, per mera propaganda politica, ha il coraggio di sbraitare contro il Governo accusandolo di disattenzione nei confronti della Puglia, avrebbe già ricevuto i fondi per occuparsi delle serissime problematiche di chi vive in una casa popolare fatiscente o peggio non ha un tetto sulla testa, peccato che abbia dimenticato di occuparsene. Proprio perchè conosciamo i seri problemi dei pugliesi, invitiamo nuovamente l’assessore a scusarsi con tutti i cittadini a cui questo governo regionale, per negligenza o incapacità, fino ad oggi ha negato una sistemazione dignitosa, a fare meno propaganda e ad impegnarsi, anche celermente, ad utilizzare i fondi che ha a disposizione per smuovere la Puglia dalla vergogna di questa ultima posizione nazionale nella classifica dell’utilizzo fondi per l’edilizia residenziale pubblica. /com