Spiagge occupate abusivamente dal Gargano al Salento: sequestrati 400 ombrelloni

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Oltre 3.000 metri quadrati di spiagge libere della Puglia erano state occupate abusivamente con lettini e ombrelloni, posizionati da gestori non autorizzati. Il blitz della guardia costiera è scattato in contemporanea dal Gargano al Salento, su grandi spiagge e piccole calette, scogliere trasformate in lidi e persino sulle dune. L’operazione, denominata non a caso “Spiagge libere”, ha portato al sequestro di 405 pezzi di attrezzature di vario tipo: dalle classiche sdraio ai lettini, ombrelloni, tavolini e teli ombreggianti. In alcuni casi i noleggiatori avevano posizionato sull’arenile talmente tante cose, che per portarle via sono stati utilizzati grandi camion.

Il meccanismo utilizzato per guadagnare sull’enorme flusso di bagnanti è molto semplice: la legge consente che, accanto alle attività svolte dagli stabilimenti balneari veri e propri, possano esistere quelle di noleggio di attrezzature. Non si tratta di un’occupazione di area demaniale in concessione e dunque lettini e ombrelloni non possono essere fissi né impedire la fruizione libera della spiaggia.

Cosa più facile a dirsi che a farsi, considerato che, nella maggior parte dei casi esaminati dalla guardia costiera, i noleggiatori avevano trasformato grandi aree in zone di esclusiva pertinenza, impedendo l’uso da parte di chi non pagava l’affitto di sdraio e ombrelloni. In tal modo i responsabili realizzavano illeciti guadagni a scapito dell’erario e anche una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che pagano le concessioni. In totale sono stati effettuati 372 controlli, conclusi con 30 sanzioni amministrative (per 22.000 euro) e 15 denunce penali. I 10 sequestri hanno riguardato 405 pezzi mentre interi tratti di arenile – per un totale di 3.132 metri quadrati – sono stati restituiti alla pubblica fruizione.