“Scappano tutti, in cerca di opportunità, e quei pochi che restano sono disoccupati con il rischio di vedere dimezzato il tasso di crescita nel giro brevissimo di due anni. Il quadro della Svimez sulla situazione del Sud è drammatico e realistico insieme. Noi comprendiamo che Emiliano, dall’alto della sua ambizione, non abbia tempo né voglia di affrontare con pragmatismo questioni se non contemplate nei ‘massimi sistemi’ politici e tattici. Ma questi dati dovrebbero richiamare alla responsabilità chi ha incarichi di governo, specie laddove ascrivono il crescente disagio sociale alla ‘debolezza dei servizi pubblici nelle aree periferiche’. Le Regioni, quindi, sono chiamate in causa. Non è il primo anno che la Svimez certifica l’insufficienza delle politiche per e delle regioni del Mezzogiorno, ma fino ad oggi non c’è stato alcun colpo di reni per rilanciare il benessere delle nostre comunità. Oggi, arriva proprio mentre Emiliano chiede maggiori competenze per la Puglia: se proprio vuol dimostrare di poterle gestire, inizi ad attuare politiche per smentire le proiezioni nefaste che attendono la nostra Regione. Diversamente, ammetta di non essere in grado di svolgere le funzioni che ha oggi, figuriamoci altre in aggiunta! Inizi a valutare le nostre proposte per bloccare il crollo della natalità, per mettere un argine al precariato diffuso, per attrarre nuovi investimenti, per semplificare la burocrazia regionale. Faccia qualcosa, ci segua: noi un’idea di sviluppo ce l’abbiamo e gliela proponiamo spesso. Non può continuare a tenere in ostaggio una regione, paralizzandola senza fare nulla di significativo e rilevante
