Il Consiglio di Stato ha stabilito che il consumatore può “utilizzare sacchetti in plastica autonomamente reperiti” per comprare frutta e verdura nei supermercati, anziché acquistare quello commercializzato nel punto vendita.
“Si tratta di una storica battaglia del Codacons, unica associazione che in Italia è scesa realmente in campo contro l’abnorme misura dei bio-shopper a pagamento, presentando denunce in tutte le sedi competenti a tutela degli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per questo siamo soddisfatti del parere del Consiglio di Stato, perché accoglie le nostre richieste contro un provvedimento abnorme, quello dei sacchetti a pagamento, che non ha nulla a che vedere con l’ambiente e che non ci è stato richiesto dall’Europa”.
“Tuttavia il problema dei bio-shopper è molto più vasto e investe l’aspetto prettamente legale – prosegue Rienzi – Per tale motivo stiamo realizzando una ricerca sul territorio per verificare chi realmente rispetta le norme di settore sia dal punto di vista dell’ambiente che da quello dei consumatori”