Puglia/ Gioco D’Azzardo/divieto anche a tutti gli altri tipi di locali che vogliono ospitare attività di gioco d’azzardo

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La legge regionale che vieta l’installazione di slot machine e video poker nel raggio di 500 metri da ospedali e scuole non si applica solo alle sale giochi ma anche ai bar. È in questo senso che va letta l’ordinanza con cui il Tar di Lecce (Terza sezione) ha respinto il ricorso cautelare presentato da un bar di Ginosa Marina, che aveva impugnato il regolamento comunale e l’ordinanza con cui era stata intimata la disattivazione di un punto di raccolta scommesse all’interno del locale. I giudici amministrativi hanno negato la sospensiva al provvedimento spiegando che «l’attività di raccolta scommesse sportive risulta assoggettata, ex art. 7 legge regionale 43/2013 – applicabile anche quando l’attività sia svolta in via secondaria -, ad autorizzazione comunale che non risulta rilasciata». Questo perché il bar di cui parliamo si trova in via Pitagora a 152 metri da una scuola e dunque ricade nell’area di divieto. Negli scorsi anni è stata più volte tentata la strada del ricorso amministrativo contro la legge regionale 43, che ha sempre retto ai ricorsi presentati dagli operatori del settore: in particolare il Tar ha già affermato che il divieto vale per qualunque tipo di gioco, dato che la legge parla di slot e Vlt, ma anche di «ogni altra tipologia di offerta di gioco con vincita in denaro». La novità adesso è l’estensione anche a tutti gli altri tipi di locali che vogliono ospitare attività di gioco d’azzardo: non devono essere all’interno dei 500 metri «misurati per la distanza pedonale più breve» da scuole, ospedali, parrocchie e centri sociali (ma i Comuni nei propri regolamenti possono individuare anche ulteriori tipologie di luoghi sensibili). Tutte le autorizzazioni già rilasciate prima dell’entrata in vigore della legge regionale scadranno il 31 dicembre. Nel frattempo, è in vigore anche il divieto di fare pubblicità.