Rosa Caposiena: “la Capitanata ha bisogno di madri-lavoratrici, famiglie più serene e maggiori servizi a sostegno ”

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Da alcuni anni i dati statistici parlano di una sempre minore natalità a Sud e di donne che dopo il primo figlio lasciano il lavoro a causa dell’assenza di servizi sul territorio che rendono impossibile o economicamente dispendioso conciliare il lavoro con le esigenze di cura dei figli. Non possiamo tornare indietro di cinquant’anni le aziende del territorio hanno bisogno della professionalità e creatività delle donne”.

È quanto afferma Rosa Caposiena, candidata alla Camera per Forza Italia.

Il nostro partito – spiega Rosa Caposiena – ha sempre guardato alla famiglia come primo e fondamentale nucleo della società. Per questo ci impegneremo per un piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli. Andremo inoltre ad inserire un quoziente familiare e a tutelare il lavoro delle giovani madri”. Secondo la candidata azzurra che nel suo impegno amministrativo negli ultimi anni ha avuto modo di confrontarsi con i servizi del territorio e le esigenze delle famiglie, specialmente in Capitanata è tanto il lavoro che occorre svolgere per offrire servizi e opportunità alle donne, alle madri e alle lavoratrici. Nel programma del leader azzurro Silvio Berlusconi infatti spicca la difesa delle pari opportunità e la tutela delle donne con riconoscimento pensionistico a favore delle madri.

Permettere alle mamme casalinghe di ottenere una pensione di mille euro al mese – aggiunge Caposiena – è un riconoscimento importante per quelle donne, tra cui le nostre madri, che hanno dovuto scegliere tra le proprie ambizioni e la crescita dei propri figli.

Occorre recuperare la famiglia come supporto educativo della comunità, fulcro inamovibile, per evitare il bullismo, dispersione scolastica e la microcriminalità e questo lo potremo fare solo puntando sul pilastro della famiglia e quindi dando sostegno e servizi alle donne e madri che hanno questo difficile compito”.

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