Si ripetono quasi a cadenza quotidiana gli incidenti stradali sulla SS 272(l’ultimo è di questa mattina), in particolar modo nel tratto che collega San Marco in Lamis alla vicina San Giovanni Rotondo.
Solo pochi giorni fa il Prefetto di Foggia, su segnalazione del Consigliere regionale Mario Conca (M5S), aveva invitato l’Anas e i Sindaci ad “effettuare, ognuno per quanto di competenza, ogni intervento ritenuto necessario al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale, nonché tutelare la pubblica e privata incolumità”. Tutto questo, anche alla luce del numeroso flusso turistico diretto a Monte Sant’Angelo e verso la citta di San Pio. Pochi giorni fa, inoltre, i primi cittadini di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo avrebbero richiesto un incontro urgente con i vertici dell’Anas proprio per sollecitare la messa in sicurezza della Statale.
A tornare sulla questione è Michele Augello, responsabile provinciale di protezione civile del Coordinamento Foggia. “La prevenzione e la formazione sono elementi indispensabili. I fattori dei continui incidenti sulla nostra SS 272 tra San Severo, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, sono molteplici”, ribadisce Augello sui social.
“Ormai il rischio è elevato, la frequenza è quotidiana. Servirebbe un tavolo tecnico per pianificare e studiare tutte quelle forme di attività da mettere in pratica”, scrive il volontario, anche in riferimento ai continui allarmi lanciati circa le insidie esistenti sulla SP 48, strada che collega San Marco in Lamis a San Nicandro Garganico (ufficialmente chiusa al traffico dopo l’ultima alluvione).
Per Augello, gli elementi da attuare immediatamente per la SS 272 sono: “Il rifacimento del manto stradale in quei punti ormai soliti, ove la frequenza di incidenti è elevata, il controllo della velocità da parte delle autorità preposte, rafforzamento della segnaletica verticale e orizzontale e l’attuazione di un piano di rischio incidenti stradali”.
“In alcuni punti della SS 272 – evidenzia ancora Augello a Sanmarcoinlamis.eu, intenzionato a creare un comitato per la tutela delle strade che interessano il territorio comunale – ci sono contenziosi aperti tra Anas e diverse aziende, le quali dopo gli scavi non hanno fatto il dovuto ripristino così come indicato dai regolamenti in vigore. Inoltre l’asfalto – conclude – non è conforme alle normative”.
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