Questo è quello che crediamo, genitori e piccoli pazienti della dottoressa Patrizia Cavaliere, pediatra che ci
accompagna e ci guida con professionalità, dedizione al lavoro e amore nel difficile cammino dell’essere
genitori.
Abbiamo appreso dai soliti “bene informati” di città che a giorni i nostri piccoli si ritroveranno senza la loro
pediatra o meglio, saremo costretti a sceglierne uno nuovo. Il motivo? Le notizie sono frammentarie, poco
chiare e nessuna nota ufficiale è arrivata da parte degli uffici competenti ma a sentire le voci che arrivano
con una certa insistenza dalle pareti degli altri studi pediatrici in città (a quanto pare particolarmente
interessati alla questione), la dottoressa Cavaliere non avrebbe diritto a occupare quel posto poiché questo
spetterebbe ad una collega in trasferimento da altra sede.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed ha allarmato tutti, tanto da costringerci ad avviare
diverse azioni affinché sia chiaro a tutti che non c’è alcuna intenzione di perdere l’assistenza della
dottoressa Cavaliere. Tra le tante strade intraprese vi è quello partito da tante mamme che hanno lanciato
l’hashtag #IBimbiPrimaDiTutto e #UnitiPerCavaliere per chiunque voglia affiancarci in questa battaglia e la
costituzione del comitato spontaneo UNITI PER LA DOTTORESSA CAVALIERE a cui partecipano oltre ai
genitori diversi professionisti che hanno dato la disponibilità a collaborare e guidarci nel tortuoso percorso.
Non siamo esperti in materia e non entriamo nel merito della Legge che, per quanto discutibile, va
rispettata ma alcuni aspetti della faccenda e soprattutto i metodi ci sono apparsi piuttosto discutibili, tanto
da far sorgere il sospetto che ci sia ben altro oltre la questione.
Crediamo fortemente che sia controproducente e tutt’altro che normale interrompere una continuità
assistenziale e di relazione soprattutto quando si tratta di piccoli pazienti
Ma ciò che ci sorprende maggiormente oltre alla già citata assenza di comunicazioni da parte dell’ASL è
l’evidente errore ed il colpevole ritardo con cui è stata gestito tutto. E’ bene ricordare che la dottoressa
Cavaliere, inizialmente arrivata per sostituire il dott. Pazienza è passata “di ruolo” la scorsa estate. Ci
chiediamo allora, è normale procedere ad una sostituzione dopo quasi un anno e accorgersi che quel posto
spettava a qualcun altro?
Le risposte purtroppo non le abbiamo ancora, ma il comitato spontaneo costituitosi e già al lavoro da giorni
per cercarle e per far si che, qualsiasi siano i risvolti, tutto avvenga nel rispetto della Legge, in maniera
trasparente e regolare.
L’occasione è quella di puntare i riflettori e “curiosare” su alcune situazioni verificatesi in città. Andremo a
fondo. Chiederemo spiegazioni, per esempio, sul numero di pazienti di alcuni medici, ben oltre il limite
consentito dalla Legge, e come mai in alcuni casi è stata comunicata l’indisponibilità di altri medici risultati
poi liberi. Chiederemo spiegazioni su alcuni trasferimenti e cercheremo di capire se è consentito essere
assegnati in un comune del distretto ed esercitare la pubblica professione in un altro. Abbiamo
l’impressione e il sospetto che a San Severo vi sia una sorta di “cartello”.
Siamo seriamente preoccupati per il futuro dei nostri piccoli e agiremo in tutte le sedi opportune per fare
chiarezza e per ribadire il nostro sacrosanto diritto di scelta.
“Non abbiamo nulla contro chi arriverebbe al posto della dottoressa ma, per quanto la Legge faccia
rispettare i diritti di qualcuno, qui si sta annullando il nostro diritto di scelta assistenziale” scrive una
mamma.
E ancora “i bambini sono anime pure, esprimono il loro parere e accordano la loro simpatia solo alle anime
belle, ai cuori puri e a chi li ama davvero. I nostri bambini amano la dottoressa Cavaliere e noi mamme
lotteremo affinché la cura delle loro vite non venga interrotta a causa di questa ingiusta burocrazia”
Andare oltre il mero aspetto professionale e burocratico, questo è quello che ci siamo prefissati di fare e
non accettiamo di far subire a delle anime innocenti quelli che ci appaiono con più forte convinzione come i
soliti giochetti intrisi di politica tanto cari da queste parti.
Chiediamo con forza che venga riconosciuto il nostro diritto di genitori di scegliere il meglio per i nostri
piccoli, soprattutto quando si tratta di un diritto sancito dalla nostra Carta Costituzionale, quale quello alla
salute.
La dottoressa Patrizia Cavaliere è esempio di competenza, eccellenza nella professione e dedizione al
lavoro, si è conquistata la fiducia dei suoi pazienti con i risultati ottenuti, ha dedicato tutto il suo tempo alle
nostre famiglie sottraendolo probabilmente alla sua e un simile patrimonio va assolutamente difeso e 750
pazienti con le loro famiglie, amici e conoscenti sono pronti a tutto per farlo.
IL COMITATO
“Uniti per la dottoressa Cavaliere”